Dici Castel di Sangro e subito il pensiero vola al ristorante tre stelle Michelin Reale di Niko Romito. Ma proprio a poca distanza, la Guida Michelin ha inserito una nuova segnalazione con Materia Prima. Il ristorante fa parte di quel nutrito gruppo di nuove schede nella guida web che ha inaugurato la politica di aggiornamenti della Rossa in vista della proclamazione delle stelle l’8 novembre.
Il ristorante di Niko Romito lo trovate più in alto sulla collina a poche centinaia di metri in linea d’aria. Materia Prima è invece felicemente adagiato sul laghetto artificiale che ospita il bacino della pesca sportiva e dello sci nautico. È incastonato nella struttura che diventerà un albergo nel prossimo futuro. Un altro deciso segno di miglioramento dell’ospitalità di questa cittadina cui le tre stelle di Romito hanno avuto il merito di deviare i flussi turistici. Aiutata in questo anche dalla formula easy di Alt, la stazione di rifornimento gastronomico sulla Statale 17.
La bella sala contemporanea di Materia Prima ha la sua prosecuzione nel dehors affacciato sul bacino. Perfetto per un pranzo in una giornata di sole anche se l’atmosfera contemporanea della sala è ugualmente riscaldata dal camino.
In sala – bello il design minimal dei tavoli – trovate ad accogliervi il maître Davide Coletta.
In cucina c’è Gianmarco Dell’Armi. Giovani su cui si fonda Materia Prima. Dell’Armi, classe ’91, ha bazzicato nella cucina dell’hotel di famiglia dopo aver frequentato, a 21 anni nel 2012, proprio la scuola di Niko Romito. Poi si è fatto le ossa durante Expo a Milano con Stefania di Pasqua della Locanda Mammì. Nel 2017 apre Materia Prima a Castel Di Sangro e ora c’è la segnalazione in Guida Michelin. Un riconoscimento importante per un ristorante nato dall’entusiasmo giovane dei protagonisti che ha permesso di superare i terribili due anni della pandemia.
Come si mangia da Materia Prima
In carta è disponibile un menu degustazione di 7 portate a 70 € o la possibilità di costruire il proprio percorso.
Dopo la lettura della carta dei vini e il benvenuto dello chef arrivano i pani, buoni, e l’olio in cui intingerlo.
Apriamo con una tartare di Angus, nocciole e rapa rossa. Ottima esecuzione con una piacevole nota burrosa. Buon inizio.
Un eccesso di sapidità dell’uovo poché con tartufo uncinato è spiegato al termine del pranzo con il mix di formaggi che non è all’altezza del solito parmigiano di pecorino di Casa Madaio. La spuma è così un po’ troppo aggressiva.
Le fantastiche animelle
Ma è un attimo perché Gianmarco Dell’Armi mette al centro un fantastico piatto di animelle con topinambur e liquirizia. Abbinamento riuscito ed equilibrio perfetto con l’olio al rosmarino per questo quinto quarto di Materia Prima che va nella dispensa delle migliori esecuzioni.
Di maniera le trenette burro e tartufo che non possono contare sulla spinta del più penetrante fungo bianco.
Qualche incertezza di cottura nel tortello di coda alla vaccinara che è piacevole con la setosa salsa di farcitura.
Che buona la carne di Materia Prima
Gianmarco Dell’Armi si supera nuovamente con la doppia cottura del maialino con la cotenna che riposa sulla coppa. Il sedano rapa sgrassa il boccone e i broccoletti sono il giusto accompagnamento.
Buono, ma non raggiunge l’intensità della portata precedente, l’agnello che è materia prima ineludibile in Abruzzo. E che lo chef propone con una nota vegetale ben fatta.
La crostatina, la pera cotta e la quasi delizia al limone sono ben fatti.
L’idea della banana split anni ’80 è confortevole e intelligente.
Chiusura con la piccola pasticceria.
E le foto di rito alle bottiglie che hanno accompagnato il pranzo (ottimo il servizio) che ci suggerisce di inserire Materia Prima nel nostro radar. E di invitarvi a provarlo senza farvi mancare le animelle e la cotenna.
Voto: 7,5/10
Materia Prima. Località Prato Cardillo. Castel di Sangro (AQ). Tel. +390864238030