Agì spinto dall’odio razziale
Carmine Di Niro — 15 Febbraio 2023
Il 19enne Payton Gendron, il suprematista bianco che il 14 maggio del 2022 aprì il fuoco all’interno di di un supermercato a Buffalo, nello Stato di New York, uccidendo dieci persone afroamericane, è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di rilascio.
È questa la sentenza emessa oggi nei confronti del giovane accusato di terrorismo domestico motivato dall’odio. Non una sorpresa: lo scorso novembre Gendron si era dichiarato colpevole di tutti i capi di accusa emessi a suo carico, anche se deve ancora rispondere di altri 27 capi d’accusa a livello federale, dove rischia la pena di morte.
La decisione è arrivata al termine di un’udienza tesa, interrotta dopo circa 60 minuti quando il parente di una delle vittime ha tentato di aggredire Gendron. “So che siamo tutti scossi da quello che abbiamo visto oggi, capisco l’emozione, capisco la rabbia, ma non possiamo avere questi comportamenti in aula”, ha detto la giudice Susan Egan per tentare di smorzare la tensione in aula.
Il killer ha pianto durante le testimonianze dei parenti delle persone uccise, e poi confessato di “aver agito per odio“. “Se potessi – ha aggiunto – tornerei indietro”.
“Non posso credere che lo abbia fatto veramente – sono state le ‘scuse’ dello stragista – ho creduto alle cose che leggevo online ed ho agito per odio. Non posso cancellare quello che ho fatto, ma vorrei poterlo fare e non voglio che nessuno sia ispirato da me o da quello che ho fatto”.
Una strage che ebbe luogo il 14 maggio dello scorso anno all’interno del Tops Friendly Market sulla Jefferson Avenue di Buffalo, poco dopo le 14.30 locali. Gendron, amato di fucile acquistato legalmente e trasmettendo quanto stava accadendo in streaming online grazie ad una action cam montata su un elmetto, entrò all’interno del market frequentato soprattutto dalla comunità afroamericana del quartiere e aprì il fuoco contro i clienti.
A terra rimarranno senza vita dieci persone, mentre tre restarono feriti. Gendron uscì poi dal supermercato riponendo la sua arma e inginocchiandosi a terra, di fatto consegnandosi alla polizia intervenuta sul posto.
Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia
© Riproduzione riservata