La curiosa vicenda tenuta nascosta
Elena Del Mastro — 24 Febbraio 2023
Giornalista, autore e scrittore prolifico, tra le attività meno conosciute di Maurizio Costanzo c’è anche quello di autore di testi di canzoni. Ne ha scritte una decina in tutto: brani per Alex Britti, Mino Reitano, Ombretta Colli e Andrea Bocelli. Ma il brano più noto è certamente “Se telefonando”, affidata alla sublime voce di Mina. Una canzone che tutti hanno sentito almeno una volta nella vita e che nel giorno della scomparsa di Maurizio Costanzo è riecheggiata in tutte le radio e tv, quasi come se fosse un ultimo saluto al giornalista che ha fatto la storia della televisione italiana.
Costanzo firmò il testo di “Se telefonando” insieme a Ghigo De Chiara. La musica la compose il maestro Ennio Morricone che si ispirò alle sirene della polizia di Marsiglia. Fu cantata per la prima volta da Mina durante il programma televisivo, “Studio Uno”, il 28 maggio 1966. Successivamente fu pubblicata in un 45 giri che riportava su un lato “Se telefonando” e sull’altro “No”, entrambe poi inserite nel disco “Studio Uno 66”. Era nata come sigla del varietà televisivo “Aria Condizionata” di cui Costanzo e De Chiara erano autori.
Il testo subì una piccola “censura preventiva” da parte di Mina. Una storia che fu tenuta nascosta per evitare commenti. Repubblica racconta la vicenda: la versione originale del testo descriveva un incontro amoroso su una spiaggia tra un uomo e una donna. Cantando il verso “poi nel buio le tue mani/ sulla mia”, Mina avvertì un’ambiguità ed essendo già stata al centro di ostracismi televisivi preferì non rischiare di creare equivoci e così cambiò “sulla mia” nel plurale “sulle mie”, intendendo più chiaramente le mani.
Mina incise ugualmente entrambe le versioni, ma quella originale, che per Mina avrebbe potuto creare scandalo fu pubblicata solo nel 1999 nella raccolta di successi intitolata Mina Gold 2. Morricone anni dopo rielaborò il tema della canzone per la colonna sonora del film Mission di Roland Joffé.
Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.
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