Ineo a Roma, il nuovo ristorante di Palazzo Naiadi / Wine Cat
Il romano, anche quello trasferito che vive a Milano o all’estero, si sa, non può smettere di amare e al contempo criticare, sempre con dolce bonarietà, la città più bella del mondo. Vale anche per me, che sono romana anomala con la r moscia e la fisiognomica nordica. Non se ne può fare a meno. Perché Roma lascia senza fiato, nel bene e nel male, e anche la critica è sorniona e indulgente e finisce per sembrare quasi un complimento. Perché Roma è così, si prende tutto il pacchetto.
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Da oggi nel pacchetto c’è anche Ineo. Significa nuovo inizio e segna il principio della nuova avventura di Palazzo Naiadi del gruppo Anantara a Roma. Siamo a piazza della Repubblica, proprio accanto alla Terme di Diocleziano. Al timone del nuovo ristorante c’è Heros De Agostinis, nato a Roma ma cittadino del mondo. E così, il viaggio dentro Ineo si preannuncia “metissage”, una cucina fatta di intrecci e contaminazioni che mescola romanità e sapori lontani in un dialogo preciso e sorprendente con echi di passato che serpeggiano veloci ma indelebili dentro piatti estetici e moderni.
L’hotel, rinnovato di recente, ha perso quell’aria un po’ fané mantenendo un fascino retrò in cui i colori del beige e del verde si fondono con le lampade anni ’60 di Gae Aulenti, i marmi di Carrara e le sensazioni tattili di pelle e velluto.
Per accedere ad Ineo si passa davanti a una fascinosa parete di scultorei origami, dove ha sede un piccolo bar, per poi sfiorare i vetri di una cantina a vista, ancora in fieri, ma con la volontà di approfondire territori blasonati ma anche le eccellenze regionali. Punto a favore di una viticoltura come quella laziale che “per colpa” di Roma, vorace e assetata, in passato aveva sacrificato la qualità alla quantità ma che oggi è sempre più ricca di chicche enologiche da scoprire e valorizzare.
Il viaggio da Ineo, insieme al menu alla carta, offre due menu degustazioni da 7 portate, uno completamente vegetale (rispettivamente 130 e 140 euro per il vegetale). Tra i piatti più sorprendenti, ci sono quelli che strizzano l’occhio alla tradizione e che nascondono tra gli ingredienti anche quell’eco di passato e di infanzia dello chef che si concretizza in primis in un omaggio al pollo. Servito in una sequenza di amuse-bouche che lo rivisita in diverse consistenze, a cominciare da un brodino di pollo con gnocchetti alla romana, una mini Cesar salad rivisitata con gelatina di lattuga, chips di pelle di pollo, ristretto di brodo di verdurine e pollo e infine un cremoso di pollo alla cacciatora con olive nere e aceto di vino. Buono e divertente.
Anche il ceviche di gamberi (32), di stampo al contrario poco romano, è un assaggio delicato, fresco, sapido e piccante, netto e preciso, oltre che esteticamente impeccabile.
E poi la coda, che si fa ripieno esplosivo dei fagottelli (31) ma anche protagonista del taco a contorno, in un nuovo gioco sull’ingrediente servito in forme e consistenze differenti. E ancora il saltimbocca che diventa di merluzzo nero (52) e si accende con l’aromaticità del prosciutto di Bassiano e la salsa al vin jaune. Buono anche il pane, tutto fatto in casa, e l’olio, Harvest by night di Castello Monte Vibiano, prezioso risultato di una spremitura a freddo di una sola notte. La carta dei vini è ancora in lavorazione ma già comprende blasonati francesi e chicche italiche scelte con cura e raccontate con entusiasmo dal sommelier Federico Spagnolo.
Alla fine del percorso l’esito è questo: una cena gourmet di grande livello in un luogo elegante e sofisticato. Amo i posti così, amo la bellezza fine, precisa e impeccabile, ma soltanto quando nasconde un’anima che si svela facendo rumore. L’eleganza del silenzio ha fascino ma dopo un po’ annoia. E qui c’è il rumore bello di Roma, di uno staff attento ma non affettato, di una cucina netta e al contempo divertente, che parte da piazza della Repubblica e arriva lontano. Una commistione di sensazioni che dalla romanità spaziano verso l’altrove, come quel viaggio curioso che fin da bambino lo chef inizia nel vicino mercato di piazza Vittorio e che diventa imprinting per condurlo in un mercato ancora più grande e variegato, il mercato dei sapori del mondo.
Ineo – Anantara Palazzo Naiadi. Piazza della Repubblica 48, Roma. Tel. 06 48938. Sito. Facebook. Instagram