Le immagini del Tg1
Redazione — 28 Ottobre 2022
Pochi minuti, sette per la precisioni, per seminare il panico e uccidere Luis Fernando Ruggieri, il cassiere del Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago, in provincia di Milano, unica vittima della follia omicida di Andrea Tombolini.
È il tempo impiegato dal 47enne, con problemi psichici, che giovedì sera ha ferito a coltellate cinque persone e ucciso l’uomo di origini boliviane, adottato da bambino da una famiglia italiana e dipendente del supermercato in cui si è verificata la tragedia.
Azione ripresa dalle telecamere del Carrefour e mandata in ondata in esclusiva nell’edizione delle 20 del Tg1 in un servizio di Giacinto Pinto. Le immagini, oscurate nei momenti più cruenti dal telegiornale della rete ammiraglia della tv di Stato, mostrano l’ingresso di Tombolini nel supermercato, vestito con un tuta, un giubbino scuro e un borsello a tracolla.
Tombolini, che dovrà rispondere delle accuse di omicidio e tentato omicidio, si avvicina ad una corsia e da un espositore estrae un coltello in vendita. Quindi inizia a correre e in circa 60 secondi colpisce cinque persone (tra cui il calciatore spagnolo del Monza Pablo Marì, operato stamane in ospedale) e uccide Luis Fernando Ruggieri, che nel filmato cade a terra nei pressi della cassa 19, mentre i clienti scappano in preda al panico.
L’assalto di Assago: in esclusiva al Tg1 il video dell’aggressione al centro commerciale. #Assago pic.twitter.com/2FAqKrbHS0
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Quindi il 47enne sembra cadere, forse nella foga, e a quel punto interviene Massimo Tarantino, ex calciatore tra le altre di Inter e Napoli e ora dirigente alla Spal, che sferra un calcio alla mano di Tombolini e riesce così a disarmarlo. Quindi l’intervento della security che ferma definitivamente il 47enne, ponendo fine alla follia omicida.
La ‘confessione’ di Tombolini
“Ho visto tutte quelle persone felice, che stavano bene e ho provato invidia” perché “pensavo di star male, di essere ammalato”. È questa la spiegazione fornita agli investigatori da Andrea Tombolini agli inquirenti.
Nell’interrogatorio con il pm Paolo Storari della procura di Milano, Tombolini ha provato a motivare il folle gesto che l’ha visto protagonista. In cura per problemi mentali, adesso si trova piantonato all’ospedale San Paolo nel reparto di Psichiatria e nelle prossime ore è attesa la convalida del fermo disposto dalla Procura milanese per omicidio e tentato omicidio plurimo.
Tombolini, nato a Milano e incensurato, vive con i genitori e la sorella. E’ disoccupato e gli inquirenti lo descrivono come una persona sola, con gravi problemi psichici: era depresso ma non è chiaro se fosse in cura presso qualche centro specializzato.
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