A partire dallo sci, l’area del vulcano siciliano offre un ampio ventaglio di proposte e di attività anche per la stagione fredda, con un’ospitalità fra le più qualificate di tutto il Mediterraneo
di Alberto Lupini
direttore
A partire dallo sci, l’area del vulcano siciliano offre un ampio ventaglio di proposte e di attività anche per la stagione fredda, con un’ospitalità fra le più qualificate di tutto il Mediterraneo
di Alberto Lupini
direttore
Dopo i blocchi per la pandemia, sciare è la parola d’ordine che caratterizza le scelte di molti turisti per le vacanze invernali. Se n’è avuta una prima conferma con il tutto esaurito per il ponte dell’Immacolata e con le prenotazioni per le festività che hanno superato ogni più rosea previsione.
Sulla neve si può stare in molti modi, anche per semplici passeggiate, ciaspolate o per andare in slitta. Ciò che conta è trovare l’hotel giusto per ogni esigenza: sulle piste invece che per i bambini, con una ristorazione di eccellenza o con una Spa in cui farsi coccolare nel corpo o nello spirito. E a partire dal numero di dicembre, e finché durerà la “stagione bianca”, Check-In offrirà ai lettori alcuni spunti sugli hotel più interessanti nelle diverse località montane.
L’Etna visto da Taormina
E proprio partendo dallo sci, una delle mete più interessanti è quella dell’Etna. In questo caso lo sci può essere una delle tante motivazioni per visitare l’area del vulcano che fra paesaggi, arte, storia e gastronomia offre uno dei ventagli in assoluto più interessanti del turismo italiano. L’inverno in questo senso è una stagione che permette di cogliere anche gli aspetti meno scontati di un territorio che negli ultimi anni ha puntato con decisione su uno sviluppo del vino e su un’ospitalità fra le più qualificate di tutto il Mediterraneo.