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Cammino comune | L’invito di LDE per accogliere i giovani liberaldemocratici nel partito che verrà – Linkiesta.it

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In risposta all’appello degli under 35 liberaldemocratici a Calenda e Bonetti per la creazione del nuovo partito

Ho letto con estremo interesse la richiesta degli amici di “libeRI! – appello libdem” di poter partecipare alla costituente del partito frutto dell’unione di Azione, Italia Viva e Liberali Democratici Europei, e direttamente a loro intendo rivolgermi, ancora una volta, per non sprecare l’importante contributo di cui sono portatori.

Con alcuni di essi ci conosciamo e spesso confrontiamo sui temi di politica e più stretta attualità e sanno quanto li abbia apprezzati e continui a farlo per ciò che sono stati in grado di attirare e attivare nella generazione dei ventenni e trentenni. La passione politica e in particolare quella rivolta alla nostra parte politica, prima di tutto liberale, è sicuramente bisognosa di forze che sappiano mettere da parte l’“Io” e parlare con il “Noi”, di credere in un’Europa federale, dove possano transitare prima di tutto persone e merci e non carri armati, in una scuola che prepari alla vita e al lavoro, in doveri ma anche in diritti civili egualitari.

Per questi motivi e tanti altri nei mesi scorsi mi sono permesso di invitarli e incoraggiarli nel percorrere il cammino insieme, lo stesso che con tanta umiltà ma pari caparbietà, Liberali Democratici Europei si è messo in testa e lavorando per unire è riuscita a sintetizzare tante espressioni di associazionismo partitico di chiara ispirazione liberale.

All’interno di Liberali Democratici Europei i giovani hanno trovato pari dignità rispetto ai senior, senza steccati e riserve, duri a cadere nei grandi partiti che fanno dei giovani dei perenni panchinari, relegati nei gruppi di pari età. Quanto di più odioso per chi vuole mettersi in gioco, consapevoli di poter scrivere non solo il futuro ma anche il presente del proprio Paese.

Il loro appello per l’unità dei liberali prima e la richiesta di poter essere accolti nella costituente credo sia non solo consequenziale ma anche naturale; non posso e non possiamo farla cadere nel vuoto. Li invito pubblicamente a confrontarci e discutere, come facciamo dal 14 gennaio in Liberali Democratici Europei.

Sono certo che avranno ampia autonomia e potranno contribuire con le loro idee, passioni e attivismo nel rendere il partito che verrà un punto di riferimento per la vostra e nostra generazione.

Jacopo D’Andreamatteo è componente consiglio direttivo dei Liberali Democratici Europei

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