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Attuare il Pnrr e l’Agenda Draghi (con Draghi presidente del Consiglio)

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Attuare tutte le riforme previste dal Pnrr, andare avanti con l’Agenda Draghi possibilmente con a capo del governo l’attuale presidente del Consiglio. Sono queste le parole d’ordine del programma del Terzo Polo presentato da Carlo Calenda assieme a Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Elena Bonetti, Luigi Marattin e Maria Elena Boschi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato. «È tempo di chiudere il bipopulismo e di diventare un Paese serio. Promettiamo di non promettere flat tax, presidenzialismo, diecimila euro ai diciottenni, case, dentiere, pensioni anticipate. Leggete le mie labbra: sono tutte balle. In mezzo a proposte mirabolanti e assurde nessuno parla del Piano nazionale di ripresa e resilienza perché lo considerano noioso, ma aiutare i Comuni tecnicamente fa la differenza tra avere o no gli asili nido». E soprattutto di non candidare a posizioni di governo e responsabilità nessuna persona che non abbia ampia esperienza amministrativa e gestionale nel pubblico e nel privato.

Il programma del Terzo Polo è radicalmente diverso da quelli presentati finora, secondo il leader di Azione: «Se vi andate a leggere quello di centrodestra è appena abbozzato non dice nulla. Ha dei titoli. La sinistra è formata da Fratoianni, Bonelli, Bonino, Di Maio e Letta; Non ha un programma comune, ma 18 patti contraddittori che dicono tutto il contrario di tutto. Come governano? Lo faranno il rigassificatore? L’Ucraina la sostengono o no? Tutto il resto sono chiacchiere da bar. I riferimenti all’Agenda Draghi sono ormai dissolti».

«Questa legislatura per noi è uno spartiacque. La fine della Seconda Repubblica degenerata in bipopulismo. Spiace che gli eredi delle grandi famiglie europee, popolari e socialdemocratici, abbiano deciso di sottomettersi a sovranisti e populisti. La legislatura che finisce ha prodotto due governi pessimi di Giuseppe Conte: uno marcatamente di destra, e uno marcatamente di sinistra. Nella storia della politica contemporanea dei paesi occidentali non è mai successo di avere lo stesso presidente del Consiglio con maggioranze opposte. Anche in Italia, il Paese del trasformismo, è una cosa inaudita». 

Per Calenda non esiste il voto utile perché sono in campo quattro coalizioni, non due: e nessuno, né a destra, né a sinistra «potrà governare il paese, garantire la continuazione del Pnrr, dell’Agenda Draghi e del posizionamento dell’Italia». 

Il leader di Azione ne ha per tutti. Da Giuseppe Conte: «Vuole riaprire la scatoletta di tonno dopo aver governato con tutti in qualsiasi modo, dichiarandosi prima populista e poi progressista» al Partito democratico  «Non vi chiedono un voto per governare ma per far vincere gli altri. Sono 30 anni che andiamo avanti così», fino al centrodestra: «Non è un caso che la caduta di Draghi sia stata provocata dai leader più filo-putiniani. Questo danno reputazionale ha conseguenze gravi perché Draghi stava trattando il tetto al prezzo del gas. Grazie a Salvini, Conte e Berlusconi questa trattativa è molto più difficile. È loro la responsabilità dell’aumento incontrollato del prezzo del gas». 

Infine un attacco anche agli ex alleati di PiùEuropa: «Siete diventati quei dipendenti di sinistra che Bonino ha sempre detto di non stimare. La verità è che avete riempito pagine di giornali con mirabolanti progetti di centro che si sono squagliati come neve al sole quando sono arrivati i seggi sicuri».

Ambiente
Il primo tema del programma toccato da Calenda è quello ambientale, contro un approccio ideologico che porta le aziende a delocalizzare dove possono inquinare: «Basta coi no a tutto: ai rigassificatori, alle infrastrutture, ai termovalorizzatori e i campi eolici off shore. Le rinnovabili non possono andare da sole perché sono intermittenti, l’energia non può essere accumulata. L’unica energia costante senza emissioni è il nucleare. Se qualcuno ha una soluzione diversa la dica pure».

Migranti
«Basta affrontare problemi complessi come l’immigrazione con la retorica di porti aperti vs porti chiusi. I porti italiani non sono mai stati completamente aperti e mai completamente chiusi, semplicemente perché non si può». Il Terzo Polo propone di presidiare i confini e di non lasciare l’immigrazione incontrollata, ma attuare un sistema che porti a flussi controllati di famiglie e persone scolarizzate, integrate da una Agenzia Nazionale per l’Immigrazione, riaprendo gli Sprar e gestendoli meglio. 

Economia
Stop ai bonus, no a scostamenti di bilancio per finanziare quota 100, sì al salario minimo, sì alla cancellazione delle false cooperative. Vendere Ita, abbassare le tasse e modificare il reddito di cittadinanza, facendo gestire alle aziende private di collocamento chi non può lavorare, soprattutto nella formazione. E se rifiutano una offerta di lavoro perdono il lavoro. «Dal 2023 l’Italia sarà valutate sulla realizzazione delle riforme del Piano di Ripresa e resilienza, altrimenti si fermeranno i fondi. «A oggi mancano 431 obiettivi, l’85% del totale per prendere 124 miliardi di euro di fondi europei».

Sanità
«Proponiamo un patto generazionale: ogni euro in più del bilancio pubblico andrà all’Istruzione, Formazione e Sanità. «Mancano oggi 50mila medici e infermieri, gli italiani spendono 40 miliardi di euro per curarsi privatamente perché le liste di attesa sono lunghissime».

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