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AQUILA REALE RISERVA, VENT’ANNI DI NOBILTÀ – James Magazine

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Cesarini Sforza è tra le più note case spumantistiche trentine e una delle aziende che hanno contribuito alla nascita e all’affermazione del Trento Doc, la denominazione oggi simbolo in Italia e nel mondo delle bollicine di montagna. Da Parma, dove partecipavano al governo del Ducato, i Cesarini Sforza si trasferirono due secoli fa nell’allora Principato Vescovile di Trento, poiché un membro della famiglia, il conte Filippo, assunse la guida della città come Podestà. A quell’epoca, le nobili casate, possedevano splendide campagne e, in una terra vocata alla viticoltura come quella trentina, coltivavano vigneti di gran pregio dai quali ricavare vini preziosi. È raccogliendo questa antica eredità che Lamberto Cesarini Sforza, nel 1974, fondò, assieme ad un gruppo di amici, l’omonima azienda vinicola con l’obiettivo di produrre spumanti di alta qualità che fossero lo specchio fedele di un territorio vocato e di una viticoltura di qualità, uniti a un’attenta filosofia produttiva, fatta di storia, tradizione e innovazione. In pochi anni Lamberto riuscì a selezionare degli ottimi vigneti di Chardonnay e Pinot Nero sovrintendendo di persona alla conduzione delle vigne, alla scelta delle uve e al potenziamento degli impianti di vinificazione. Fu così che nel 1976 nacque il primo spumante Cesarini Sforza elaborato secondo il Metodo Classico che riuscì in breve tempo a conquistare un posto di rilievo nel mondo degli spumanti trentini e italiani.

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Nel 1985 venne prodotto un Rosé Metodo Classico proveniente da uve di Pinot Nero coltivate sulle colline della Valle di Cembra e successivamente, grazie alla continua ricerca viticola ed enologica, si arriva nel 1986 alla nascita della prima Riserva Aquila Reale prodotta utilizzando solo uve Chardonnay coltivate sopra i 500 metri di altitudine. Nel segno della continuità con un passato prestigioso e quale perfetta identificazione tra marchio e spirito aziendale, nel settembre 2002 la Cesarini Sforza presentò il proprio emblema rinnovato, trasformando il vecchio simbolo in un’elegante aquila rampante. Una nuova identità con tre capisaldi: qualità, immagine e cultura.

Venti anni di storia raccontata in dieci vini, per far conoscere l’evoluzione e la longevità di Aquila Reale Riserva, uno spumante, emblema dell’eccellenza nella produzione vitivinicola di Cesarini Sforza. “Nel 2019 Cesarini Sforza è entrata nell’orbita del Gruppo Cavit, senza però perdere la propria identità e filosofia” ci racconta Enrico Zanoni, Direttore Generale di Cavit. “La casa spumantistica con l’emblema dell’Aquila Reale racchiude in sé l’essenza del territorio, vanta una lunga storia e un’importante tradizione di qualità. Con l’acquisizione è iniziata una nuova era. Stiamo facendo molti investimenti e gli obiettivi sono ambiziosi”.

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L’Aquila Reale è il simbolo del blasone Cesarini Sforza, ripreso anche dallo stemma araldico della città di Trento. Non è un caso che il suo marchio dorato sia stato scelto per rappresentare la punta di diamante della produzione firmata dalla celebre casa spumantistica.

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L’Aquila Reale Riserva nasce nel 1986 dal desiderio di realizzare un Metodo Classico capace di racchiudere in una tiratura limitata tutta l’energia e la forza del vocato terroir trentino. Dal 2001, le uve Chardonnay provengono esclusivamente dal maso Sette Fontane, un antico podere vocato alla produzione di uve pregiate sin dal 1734, in Valle di cembra a un’altitudine di 500 metri divenendo un vero e proprio cru e accentuando le sue caratteristiche di esclusività, pregio ed eccellenza. Qui in un suolo leggermente calcareo con presenza di sabbia, non molto profondo con presenza di scheletro, ben drenato, lo Chardonnay raggiunge un equilibrio e una personalità dalle caratteristiche uniche, con struttura ed eleganza, potenza e finezza. La filosofia produttiva aziendale in cui l’attenzione per il terroir, la progettualità e l’interpretazione sono le basi fondamentali, crea quel connubio tra il sito di coltivazione, la vocazionalità del vitigno e l’esperienza dei viticoltori che rendono unico il risultato finale.

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La vinificazione avviene in un torchio verticale Marmonier e solamente il 50% del mosto viene selezionato per la Riserva. La fermentazione avviene in parte in barrique di rovere e parte in acciaio con svolgimento della malolattica. Seguono oltre otto anni di affinamento sui lieviti. Il vino del dosaggio è una selezione di vini di riserva conservati in botte.  “Con la verticale della nostra Riserva Aquila Reale, abbiamo voluto realizzare un percorso di degustazione con 10 vini che potesse rappresentare al meglio un periodo di 20 anni attraverso l’utilizzo non di vecchie sboccature ma di riserve R.D. ovvero degorgiate tutte lo stesso giorno, a inizio settembre 2022 e dosate con la stessa liqueur a 2 g/l”, commenta Andrea Buccella, Responsabile tecnico ed enologo di Cesarini Sforza. “Nella serie ci sono vini prodotti in annate calde, fredde, normali, con una maturazione in bottiglia sui lieviti che va da 35 a ben 243 mesi per l’annata 2001 e questo permette di apprezzare appieno la longevità dello Chardonnay e la sua evoluzione nel tempo.”  

DEGUSTAZIONE

CESARINI SFORZA AQUILA REALE RISERVA

Trento Doc

Aquila Reale 6

2018

35 mesi di affinamento. Svela un olfatto dalla matrice floreale, sensazioni vegetali nobili, foglia di pomodoro ed erbe aromatiche come la salvia, profumi invitanti fruttati e tostati, crosta di pane, che precede un gusto cremoso di buona consistenza. Al palato è pungente, supportato dalla complessità, bollicina che apporta una bella freschezza, accenno di mineralità ben giocato che lo rendono interessante e un finale con una gradevole vena di mandorle e nocciole tostate in progressione.

2015

All’olfatto emergono le erbe aromatiche, i sentori agrumati, il floreale di tiglio, il minerale di pietra focaia su un allungo nitido di note speziate di chiodi di garofano. Al palato ha un ottimo equilibrio, una bella freschezza, con un attacco dinamico dall’impianto acidulo ma ben bilanciato nelle sue componenti e un finale agrumato di grande piacevolezza.

2013

Ancora giovane ed austero, all’olfatto esprime intensi profumi fruttati di pera, mela e pane appena sfornato, seguono sentori agrumati, note di pasticceria e di frutta secca. Al palato dimostra una trama interessante, bella freschezza e un piacevole equilibrio in divenire tra tutte le componenti, una gradevole freschezza accompagna nel finale una persistenza intensa e lunga su note ammandorlate.

2012

All’olfatto troviamo una nitida nota agrumata ben presente, sentori di erbe di montagna, bouquet floreale di fiori bianchi e fieno secco, note di piccola pasticceria e leggere note di pietra focaia a dare vivacità. Al palato è dinamico, con una bella finezza e un buon equilibrio che conducono a un finale fresco e sapido e ad una persistenza agrumata che conferisce allo spumante grande personalità ed eleganza.

2010

137 mesi di affinamento sui lieviti. Il naso rivela un ventaglio floreale con riconoscimenti di biancospino, zagara e felce, tipiche note di lieviti, crosta di pane, profumi fruttati di mela, note di frutta secca, mandorle tostate, sentori di agrumi canditi e nuance di panificazione. In bocca è pulito, di buon equilibrio, con una freschezza che conduce l’assaggio verso un finale sapido, morbido e di buona vitalità.

2009

146 mesi di affinamento sui lieviti. L’olfatto è incisivo, elegante con prevalenza di floreale, aromi agrumati di grande finezza, mela, pescanoce, sfumature di alloro, accenni di pietra focaia, mandorla e fiori secchi. Al palato è diretto, dinamico, con una freschezza viva perfettamente calibrata, di grande energia e un bell’equilibrio, con un finale gustoso e slanciato molto lungo e salato di grande piacevolezza, con una splendida persistenza agrumata.

2007

164 mesi di affinamento sui lieviti. In quest’annata vi fu il cambio di stile, poiché fino ad allora, oltre il 50% della base avveniva in legno. L’olfatto è intenso, profumi di frutta tropicale, mele e aromi agrumati di cedro, sentori tostati di frutta secca, con toni di vaniglia e cenni di miele, la crema di pistacchio, sfumature di cioccolato bianco e alloro, scie minerale. È complesso al palato, fresco, sapido, di buona morbidezza, con una complessiva e finale sensazione di eleganza, vivacità e brillantezza.

2004

200 mesi di affinamento sui lieviti. All’olfatto il profilo aromatico si rivela ampio, con sensazione di lieviti, ricordi di brioche, profumi di fiori gialli, frutta matura, uva sultanina, pasta di mandorla, sentori agrumati, di tabacco biondo, un tocco d’anice e note di pietra bianca. Al palato è austero, ha una bella freschezza, una buona struttura, effervescenza cremosa, con un finale di buona sapidità, persistente con ottimo equilibrio e buona piacevolezza di beva.

2003

212 mesi di affinamento sui lieviti. Il naso gioca sulla dolcezza e la maturità della frutta esotica, ananas, sentori tostati di nocciola e mandorle, fusi a crema pasticcera e mele al forno con leggero aroma di caffè. Al palato è ricco e strutturato, piacevolmente sapido, buona freschezza chiude su note di vaniglia e ritorni gustolfattivi tostati e fruttati.

2001

243 mesi di affinamento sui lieviti. All’olfatto note floreali di biancospino e frutta matura a polpa bianca che si fondono a eleganti sensazioni di nocciola tostata, miele di acacia e dolcezze di vaniglia e caramello. Al gusto si conferma di interessante personalità caratterizzata da morbida avvolgenza ben equilibrata da una vena di fresca sapidità. Equilibrato, presenta una persistenza aromatica intensa molto decisa, giocata su ritorni di frutta secca tostata e un finale amarognolo.

cesarinisforza.it

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