ESTERO

A due anni dall'assassinio dell'ambasciatore Attanasio la campagna per la verità sull'eccidio supera le 17mila firme

a-due-anni-dall'assassinio-dell'ambasciatore-attanasio-la-campagna-per-la-verita-sull'eccidio-supera-le-17mila-firme

24 febbraio 2023 | 16.50

LETTURA: 2 minuti

Indetta dalla rivista Focus on Africa, Articolo 21 e Festival dei Diritti sollecita il governo italiano

“A due anni dall’uccisione dell’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista del World Food Programme Mustapha Milambo, la verità sull’agguato del 22 febbraio del 2021 sembra ancora lontana, nonostante l’inchiesta italiana sulle responsabilità per le omesse misure di sicurezza -che vede imputati due funzionari del Wfp- e il processo contro i sei presunti componenti del gruppo armato che avrebbe agito quel giorno sulla Route nationale 2”.

È quanto si legge nell’editoriale della rivista Focus on Africa -promotrice della campagna #veritaperlucavittorioemustapha insieme ad Articolo 21 e al Festival dei Diritti- che dedica il suo nuovo numero al secondo anniversario di “uno degli avvenimenti più tragici degli ultimi anni, che ha profondamente colpito l’opinione pubblica italiana”. Restano ancora “oscuri tanti fatti e verità nascoste su quanto accaduto prima, durante e dopo l’attacco al convoglio”. È per questo che “la campagna ‘per la verità’ si rinnova e prosegue più determinata che mai dopo aver raccolto oltre 17mila firme”.

“Un impegno che va oltre il giornalismo e che insieme ad Articolo 21 e al Festival dei Diritti ci vede molto attenti e presenti”, spiega all’Adnkronos la direttrice della rivista Antonella Napoli, che ha conosciuto da vicino l’ambasciatore italiano, a cui in seguito ha dedicato il recente libro-inchiesta ‘Le verità nascoste del delitto Attanasio’.

I promotori della campagna invitano gli utenti che intendono sostenerla a scattarsi una foto con un cartello in mano, nel quale sia scritto semplicemente: #veritaperlucavittorioemustapha, condividendola quindi sui propri profili social, al fine di “sollecitare il governo italiano a intensificare l’impegno e le pressioni su quello congolese, affinché garantisca una verità accertata e non di comodo, come sembra purtroppo si stia prospettando”.

Tag

Vedi anche

Leave a Reply