DUBAI, 15 febbraio 2023 (WAM) – Ferid Belhaj, vicepresidente della Banca mondiale per il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA), ha espresso il sostegno della Banca mondiale agli Emirati Arabi Uniti nell’ospitare la 28a sessione della Conferenza delle parti ( COP 28) dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
In una dichiarazione all’Agenzia di stampa degli Emirati (WAM) a margine della sua partecipazione al vertice del governo mondiale, Belhaj ha affermato che la COP28 fornirà un nuovo impulso al sistema globale per attuare gli impegni per mitigare i problemi del cambiamento climatico.
Ha osservato che il cambiamento climatico è una delle principali sfide della regione e la conferenza mira a rafforzare le richieste globali per soddisfare i requisiti di finanziamento necessari per affrontare i problemi del cambiamento climatico nella regione, come la desertificazione, l’erosione costiera e l’inquinamento atmosferico.
“Vedremo come affrontare queste sfide durante la COP28”, ha aggiunto il vicepresidente della Banca mondiale.
Belhaj ha affermato che la “COP26” è stata testimone di una serie di promesse relative al pompaggio di 100 dollari all’anno, che l’Egitto ha chiesto di attuare durante il “Vertice di attuazione” alla COP27, mentre la COP28 affermerà questi impegni e manterrà le speranze.
Ha sottolineato il ruolo proattivo degli Emirati Arabi Uniti nell’affrontare le questioni relative al cambiamento climatico, poiché il paese ospita la sede dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA). Gli Emirati Arabi Uniti hanno anche lanciato una serie di politiche e iniziative per affrontare i problemi del cambiamento climatico, ha sottolineato il funzionario.
Ha ribadito che l’approccio di apertura economica degli Emirati Arabi Uniti li ha aiutati a mantenere lo slancio della crescita economica grazie alla diversificazione economica.
Alla domanda sulle sfide più critiche che la regione deve affrontare, ha affermato che oltre al cambiamento climatico, la questione del debito è una delle sfide più urgenti che la regione deve affrontare, poiché alcuni paesi hanno sofferto a causa del debito accumulato.
Belhaj ha anche sottolineato che l’occupazione dei giovani è una delle principali sfide della regione. “Secondo i nostri studi, il numero di giovani in cerca di lavoro nella regione raggiungerà i 300 milioni”, ha affermato, spiegando la necessità di trovare una strategia forte basata su più componenti, tra cui l’istruzione come pilastro fondamentale.
“Questo è qualcosa a cui gli Emirati Arabi Uniti hanno dato la priorità concentrandosi sull’istruzione per svilupparla e migliorarne i metodi”, ha continuato.
Belhaj ha indicato l’importanza di adottare politiche che sostengano l’equilibrio di genere nella regione, elogiando l’esperienza e gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti nella creazione del Consiglio per l’equilibrio di genere degli Emirati Arabi Uniti. Le donne degli Emirati svolgono un ruolo attivo nell’economia, nell’istruzione e nella società, ha sottolineato il dirigente della Wold Bank.
Per quanto riguarda il ruolo della Banca mondiale nell’affrontare le sfide in collaborazione con i paesi della regione, ha spiegato che il mandato della banca è consultivo. C’è una comunicazione costante con gli Emirati Arabi Uniti per scambiare esperienze, competenze e migliori pratiche e discutere i mezzi per trovare soluzioni a vari problemi che affliggono la regione del Medio Oriente e del Nord Africa, ha aggiunto Belhaj.
In risposta a una domanda sul ruolo della Banca mondiale nel sostenere i paesi che affrontano crisi alimentari, Belhaj ha spiegato che la banca è coinvolta nel finanziamento e nell’importazione di alimenti come il grano in alcuni paesi a causa delle attuali condizioni geopolitiche che portano all’interruzione della catena di approvvigionamento.
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