Non smettono mai di stupirci i “Bronzi di Riace” e, proprio alla Galleria dell’Accademia di Firenze, è stata presentata la mostra fotografica sulle celebri statue tramite appunto un percorso per immagini con fotografie di Luigi Spina. Un evento prestigioso realizzato in collaborazione con il “MarRc” Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria, proprio in occasione del cinquantesimo anno dal loro ritrovamento.
La mostra, a cura di Carmelo Malacrino direttore del “MarRc” di Reggio Calabria, ricorda lo straordinario evento capace di segnare la storia del patrimonio artistico del nostro paese.
Come sappiamo le statue emersero dal mare di Riace e, proprio nella culla dantesca furono restaurate ed esposte per la prima volta davanti ad una vera e propria moltitudine di persone italiane e straniere. E’ estremamente interessante ascoltare il dottor Malacrino menzionare i due capolavori del Mediterraneo ringraziando la direttrice dell’Accademia Cecilie Hollberg per avere riunito tali icone accanto al programma “David 140” celebrando di conseguenza 140 anni del capolavoro Michelangiolesco nella tribuna del rinomato museo fiorentino di via Ricasoli.
Galoppano ancora i ricordi quando durante una battuta di pesca subacquea, apparvero i guerrieri, due splendidi figure maschili nude, il Giovane ed il Vecchio, alti quasi due metri, che, dopo un parziale intervento di restauro, nel 1975 furono affidati per i successivi lavori al laboratorio della Soprintendenza Archeologica della Toscana raggiungendo poi il Palazzo del Quirinale a Roma. Innegabile la risonanza mediatica avvenuta per queste due opere riconducibili al secolo d’oro dell’arte greca, intorno alla metà del quinto secolo a.C.
Ancora sconosciuta la sapiente e finissima tecnica bronzea realizzata da due maestri diversi, tuttavia di pubblica di destinazione. Giusto e doveroso il tributo alla potenza e bellezza iconografica dei “Bronzi di Riace” in quel sottile gioco di lucentezza e chiaroscuro, aprendo ulteriormente il canale di tale cultura visiva. Nel 2020 Atribune ha insignito Luigi Spina migliore fotografo dell’anno e, nel 2022 è stato tra i finalisti del 73esimo premio Michetti per l’arte contemporanea e vincitore del primo “Digital Michetti”.
Quanto alla mostra fotografica presso l’Accademia di Firenze, è visitabile sino al 12 marzo di quest’anno. Assolutamente da non perderla ricordando l’eccezionale stato di conservazione in considerazione di capolavori scultorei più significativi d’arte greca, in cui il doveroso omaggio fotografico risplende nelle ‘vetrine’ dell’Accademia.
Carla Cavicchini
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