23 settembre 2022 | 23.49
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Il messaggio ai russi: “Protestate contro la mobilitazione”
C’è “un rischio di catastrofe nucleare” in quella centrale occupata dai russi da diverse settimane. A lanciare ancora una volta l’allarme sulla situazione nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista concessa a diverse testate, tra cui ‘Ouest-France’.
Putin ha nuovamente minacciato mercoledì di ricorrere alle armi atomiche ma “il mondo non glielo consentirà”, dice Zelensky, ammettendo che “nessuno sa ciò che Putin farà domani. Per lui, dire la verità o mentire è più o meno la stessa cosa”. “Ieri Putin ha detto che voleva una soluzione diplomatica, oggi avvia la mobilitazione, domani dirà di volere un dialogo”. Per Zelensky “non sarà un accordo che funzionerà con la Russia ma la capacità di rispondere con la forza. Bisogna dar prova di forza, isolare la Russia”.
I russi “non comprendono ciò che può accadere loro se verranno in Ucraina”, aggiunge il presidente ucraino incoraggiando i cittadini russi a manifestare in piazza dopo il varo della mobilitazione di 300.000 riservisti.
“Temono di essere incarcerati per aver manifestato ma non capiscono cosa può succedere se arrivano in Ucraina. Dovranno sparare agli ucraini e noi dovremo sparare a quella gente”. Zelensky afferma che “manifestare è sempre più sicuro che fare la guerra ed è necessario, è così che funziona una democrazia”. E in ogni caso “Vladimir Putin non potrà arrestare tutti”.
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