Il cantante Rosa Chemical, in gara a Sanremo 2023, si racconta e parla della sua identità di genere fluida e non etichettabile.
Sarà un Festival di Sanremo decisamente insolito e diverso da quello a cui erano abituati i nostri genitori o nonni. Del resto un festival nato nel 1950 e sopravvissuto fino al 2023 necessariamente doveva andare incontro a cambiamenti. Anche drastici.
Se un tempo la curiosità era tutta per le canzoni, oggi ad incuriosire sono soprattutto i cantanti. Se un paio di anni fa fece molto discutere Achille Lauro che si presentò sul palco vestito come San Francesco, quest’anno gli occhi sono tutti puntati su Rosa Chemical. Rosa Chemical è un trapper dall’immagine volutamente ambigua che cavalca con nonchalance la fluidità di genere non riconoscendosi né come uomo né come donna e non si fa problemi a cantare brani a luci rosse. Quest’anno gareggerà all’Ariston con «Made in Italy». All’anagrafe, 25 anni fa, sarebbe stato registrato come Manuel Franco Rocati ma Rosa Chemical fa sicuramente più scena. Intervistato dal Corriere il cantante ha spiegato l’origine di questo nome d’arte: “Sono Rosa Chemical, il nome di battesimo di mia mamma e una citazione dei My Chemical Romance, la mia band preferita da teen. Vorrei evitare di essere definito rapper o cantante: sono un artista, una persona che ha una visione diversa delle cose. Sonouna persona introversa nella vita privata, sul palcoscenico mi metto a nudo in tutti i sensi”.
“Sono perverso della perversione “
Non solo sul palco ma anche sui social il giovane si mette a nudo. Infatti giravano sue foto esplicite su Twitter e ha un profilo OnlyFans molto spinto. Elemento questo che potrebbe non risultare gradito ad un pubblico un po’ conservatore come quello di Sanremo. Ma l’artista non teme giudizi e, soprattutto, ci tiene a ribadire che non si tratta di pornografia ma di arte: “Vivo il corpo e la sessualità senza problemi. Il mio OnlyFans è una forma d’arte, non è porno. La mia identità sessuale non etichettabile. Sono aperto a rapporti eterosessuali, omosessuali, transessuali. Se eccita e c’è consensualità per me va bene. Sono perverso della perversione“. Ora non ci resta che ascoltare la canzone che porterà a Sanremo che poi, ai fini di una gara canora, resta ancora l’elemento più importante. Quello del 2023 sarà un festival canoro sicuramente molto discusso. Le polemiche sono già iniziate per la partecipazione del presidente ucraino Zelensky: secondo alcuni farlo parlare significa non rispettare la par condicio. E dopo Zelensky, Rosa Chemical sembra già destinato a diventare la figura che farà più discutere.