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Vinòforum in concordato preventivo, crisi nera e ristoranti non pagati – Puntarella Rossa

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vinoforum 2019 a roma

Vinòforum in concordato preventivo, crisi nera e ristoranti non pagati. È una delle manifestazioni più importanti a Roma che, come da sito, nel 2022 ha riunito “878 aziende espositrici tra cantine vitivinicole italiane ed internazionali,  ristoranti, enoteche, aziende gastronomiche, con l’unico obiettivo di promuovere la cultura agroalimentare del nostro Paese”. Obiettivo fallito, se è vero che la società Vinòforum Eventi Srl, con sede alla circonvallazione Clodia di Roma, ha depositato il 22 settembre 2022 un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. Che significa? Che i creditori antecedenti a quella data si devono mettere in fila.

Concordato preventivo Vinòforum

E sono già in fila da tempo. Nel senso che molte di quelle 878 aziende espositrici non sono state pagate nel 2022. Ci sono ristoranti che hanno fatto incassare a Vinòforum migliaia di euro e che non hanno incassato un euro. Peggio, hanno speso di tasca loro, per essere presenti con il loro personale e per comprare le materie prime. Tutto lavoro a gratis. Ora piovono le lettere che annunciano l’avvio della procedura, che vieta ai debitori, Vinòforum, di pagare un singolo creditore al di fuori della procedura.

Tecnicamente, il concordato preventivo è una procedura concorsuale finalizzata ad evitare il fallimento dell’impresa che si trovi in stato di crisi economica.

vinoforum2016

Ma nel frattempo Vinòforum, come se nulla fosse, ha lanciato la nuova edizione, come si evince dal sito: “Ritorna Vinoforum, il più grande evento sul Vino a Roma, dal 9 al 18 giugno 2023 per promuovere l’eccellenza e il business enogastronomico”. Tra l’altro la manifestazione è in collaborazione con enti pubblici: con la Regione Lazio, con l’Arsial, con l’Atac. Il Ceo di Vinòforum è Emiliano De Venuti, che è tra gli ideatori di quello che chiamava il “luna park dell’enogastronomia“. De Venuti, che è anche ideatore della Città della Pizza, è nipote dell’ex assessore e deputato ex Pd, Marco Di Stefano (di cui qui si raccontavano le traversìe giudiziarie, che si sono risolte nel 2021 con un proscioglimento. Nel frattempo, nel 2021 è stato eletto nell’Assemblea Capitolina nella lista Forza Italia – Unione di Centro).

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