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Viaggi gastronomici: le migliori destinazioni dove andare nel 2023

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viaggi gastronomici 2023

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 24/11/2022

Street food, trattori, ristoranti di alta cucina, piatti tipici e tradizioni tutte da scoprire: se sei alla ricerca di idee e proposte per viaggi gastronomici, ecco le sei destinazioni dove puntare nel 2023.

A selezionarle è Best in Travel, la guida di Lonely Planet, giunta alla 10ma edizione, che raccoglie i migliori spunti di viaggi per l’anno a venire: una raccolta di mete considerate attuali, stimolanti, sorprendenti e impegnate sul fronte della sostenibilità, comunità e diversità.

Sei viaggi gastronomici da programmare subito

Per la prima volta, Best in Travel ha suddiviso i viaggi in base alle esperienze da fare a destinazione. Tra le cinque categorie prese in considerazione c’è anche Sapori, dedicato alle mete particolarmente adatte a viaggi culinari. 

Avventura culinaria in Umbria

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Nel 2023 l’Umbria celebra i 500 anni dalla morte del Perugino con una grande mostra alla Galleria Nazionale e i 50 anni di Umbria Jazz, due motivi che di per sé valgono già un viaggio in Umbria, unica destinazione italiana inserita nel Best in Travel 2023.

A questo va aggiunto un patrimonio culinario sterminato, che rende l’Umbria una regione particolarmente adatta ai viaggi gastronomici. Dai rinomati vini, come Sagrantino di Montefalco, Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino e Orvieto, perfetti da abbinare ai salumi di Norcia. E poi il tartufo nero pregiato della Valnerina o il bianco della zona della Alta Valle del Tevere, per non parlare degli ulivi  tra i vari colli: Orvietani, del Trasimeno, Martani, Amerini e la fascia olivata che da Assisi va a Spoleto, con l’olio DOP, tra i più premiati.

Impossibile non parlare della patata di Colfiorito, e delle tante tipologie di legumi: dal farro di Monteleone di Spoleto, alla fagiolina del Trasimeno senza dimenticarsi della lenticchia IGP di Castelluccio l’unica coltivata a 1500mt.

Mangiare i ramen a Fukuoka, in Giappone

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Un’offerta culinaria deliziosa, che spazia dai venditori di cibo da strada fino al ramen di Hakata, rinomato in tutto il mondo: questo è il motivo per cui Fukuoka, sulla costa settentrionale dell’isola di Kiushu, nel sud del Giappone (meta particolarmente amata per viaggi culinari), è una delle destinazioni gastronomiche da visitare nel 2023.

Fermati in una delle yatai locali – a Fukuoka ce ne sono più di 100 indipendenti -, le bancarelle alimentari che rappresentano più di un semplice posto dove mangiare: sono uno stile di vita, un’occasione per mescolarsi alla gente del posto dopo il tramonto. Le trovi concentrate nelle zone di Nakasu, Tenjin e Nagahama, oppure al mercato notturno di Yatai-mura.

Da non perdere i tonkotsu ramen di Hakata, i tagliolini tipici di Fukuoka serviti in un brodo preparato con le ossa di maiale. È un piatto tipico delle yatai, ma è popolarissimo anche quello servito nei ristoranti Ichiran, la catena giapponese specializzata in ramen nata proprio a Fukuoka.

Leggi anche: Sushi, il galateo e l’arte di metterlo in tavola

Lo street food di Kuala Lumpur

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Una grande città asiatica dai sapori variegati: a Kuala Lumpur ci sono bancarelle di street food, mercati che offrono spuntini deliziosi e una vivace vita notturna.

A Kuala Lumpur si vive per mangiare: il cibo locale è un amalgama di ingredienti malesi, cinesi e indiani combinati in una varietà senza fine, sempre deliziosa.

Il centro commerciale Lot 10 Hutong propone la migliore cucina cinese della città. Imperdibili gli Hokkien mee, noodles gialli fritti con striscioline di carne e calamari bolliti, gamberetti e uova, serviti da Kim Liam Kee, e gli spaghetti di riso saltati in padella del Famous Fried Koay Teow di Penang.

Per un’eccellente cucina indiana fate tappa da Sri Nirwana Maju: assaggiate il riso servito su foglie di banano, che alcuni abitanti del posto mangiano con le mani. Madam Kwan’s propone specialità locali, come nasi lemak (riso bollito in latte di cocco, servito con piccole acciughe fritte, arachidi e curry) e spaghetti laksa speziati. Per il cibo di strada puntate su Jalan Alor: le alette di pollo di Wong Ah Wah sono un autentico must.

Il paradiso gastronomico di Lima

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Ceviche ma non solo: il Perù è un paradiso gastronomico in costante evoluzione, grazie alla sua cucina a base di pesce e verdure e alle contaminazioni giapponesi, che hanno dato origine alla cucina Nikkei. 

Lima è il posto giusto per scoprire piatti dai sapori entusiasmanti: la capitale peruviana, infatti, negli ultimi 10 anni è considerata una delle destinazioni gastronomiche più interessanti al mondo, tra ristoranti di alta cucina, street food popolare (provate un choclo con queso, la pannocchia con formaggio insaporita con peperoncino e salsa di menta nera) e cocktail a base di Pisco, insieme a una cultura millenaria che contraddistingue il patrimonio culturale, storico e artistico peruviano.

Da non perdere secondo Lonely Planet anche un tour nella cucina criollo, originale fusion di influenze spagnole, andine, cinesi e africane, superlativa sia nei locali di quartiere sia nei ristoranti di lusso.

I vigneti del Sudafrica

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Vigneti di fama ormai internazionale e una scena gastronomica guidata da una nuova generazione di giovani chef: pronti a scoprire il lato enogastronomico del Sudafrica?

Grazie al clima temperato e al terreno fertile, il paese produce grandi quantità di frutta e verdura fresche, che si aggiungono ai prodotti del mare e alle carni di ottima qualità. Oggi il Sudafrica vanta diversi ristoranti che figurano nelle classifiche mondiali, molti dei quali concentrati a Cape Town, e un rinomato vino rosso caratteristico, il Pinotage. 

Western Cape Winelands è uno dei centri culinari più rinomati del Sudafrica oltre che una delle regioni vinicole più belle del mondo, grazie a un mosaico di vigneti e aziende vinicole, mercati agricoli, piccoli musei e ristoranti.

Qui, infatti, si installò 350 anni fa la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, per stabilire una stazione di rifornimento per le navi, che avevano bisogno anche di vino. Grazie alla collaborazione con i francesi, presto i vigneti drappeggiarono le valli della fertile Cape Winelands, dove nel corso degli anni l’arte della vinificazione è stata perfezionata.

La gastronomia di Montevideo, in Uruguay

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Il 2023 porterà più collegamenti aerei per l’Uruguay, destinazione che potrebbe quindi subire un’impennata anche a livello turistico. E di motivi per organizzare un viaggio qui ce ne sono parecchi, tra spiagge tranquille e una scena gastronomica di tutto rispetto.

Pesce fresco, carne di prima qualità, vigneti dove assaggiare i vini uruguayani Tannat e Albariño, caraffe di sangria di vino bianco: mangiare e bere bene in Uruguay è facile. Montevideo, la capitale, è il posto giusto per assaggiare la rinomata carne asada, una spettacolare grigliata di diversi tagli di carne servita con verdure.

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L’Autore

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Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici

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