attualità ATTUALITA'

Terremoto dell'Aquila, per i giudici anche le vittime sono colpevoli

terremoto-dell'aquila,-per-i-giudici-anche-le-vittime-sono-colpevoli

Anche le vittime hanno avuto parte di responsabilità nel loro decesso. Questa la sentenza dei giudici che hanno ridotto i risarcimenti alle famiglie dei morti nel terremoto dell’Aquila del 2009.

Una sentenza che ha lasciato tutti sbalorditi quella del Tribunale civile dell’Aquila. Secondo i giudici le vittime del terremoto del 2009 avrebbero contribuito al loro stesso decesso.

terremoto.laquila leggilo.org 13.10.22 scaled e1665665887426
ANSA/CLAUDIO PERI-MASSIMO PERCOSSI

Trecentonove persone sono morte sotto il peso delle macerie delle loro case, crollate per una scossa di terremoto 6.3 della scala Richter che ha distrutto l’intera città abruzzese. Eppure, secondo la sentenza del Tribunale civile dell’Aquila,  in fondo se sono morti  un po’ è stata anche colpa loro. Secondo i giudici le vittime sono colpevoli di non essere scappate subito quella notte del 6 aprile del 2009. Sono colpevoli di non aver lasciato subito le loro abitazioni. Una sentenza che lascia l’amaro in bocca ai parenti delle vittime, soprattutto alle famiglie delle  24 persone  che hanno perso la vita nel palazzo della Villa comunale, nel centro cittadino, e tra questi molti ragazzi. Quella tragica notte gli aquilani, preoccupati per i continui tremori della terra, seguirono solo i consigli e le raccomandazioni della Commissione grandi rischi – tutti assolti in appello –  e della Protezione civile. All’epoca il vice capo della Protezione civile  aveva commentato: “Lo sciame sismico? Beviamoci su un bel bicchiere di Montepulciano“. E questo prendere tutto alla leggera è costato la vita ad oltre trecento esseri umani.

Nella sentenza del Tribunale civile dell’Aquila si legge: “È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che può stimarsi nel 30 per cento“. Come a dire che un po’ se la sono andata a cercare. Il Terremoto dell’Aquila non si poteva certo evitare: la messa in sicurezza dei cittadini, tuttavia, era compito degli esperti del settore. I quali sono stati tutti assolti in appello.  I familiari delle 24 persone morte all’interno del palazzo della Villa comunale riceveranno,  dunque,  un risarcimento abbassato del 30%. L’avvocato Maria Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, 25enne studentessa morta nel crollo della casa di via Campo di Fossa, e presidente dell’associazione che porta il suo nome ha commentato così la sentenza: “È una sentenza vomitevole. Mia figlia era stata rassicurata come tutti gli altri che erano lì. Tant’è vero che dopo seconda scossa, quella dell’una di notte, quando è rientrata Valeria, che stava in casa con Ilaria, le due ragazze si sono guardate in faccia e hanno detto: “Vabbé anche per oggi abbiamo dato”, convinte che non sarebbe accaduto più nulla”. Il legale ha già annunciato che non si fermerà e impugnerà  la sentenza in appello.

Leave a Reply