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Strage di Cutro, trovati 3 corpi tra cui una bambina: “Meloni e Salvini al karaoke mentre seppellivamo i morti” – Il Riformista

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In migliaia alla manifestazione per i migranti

Elena Del Mastro — 11 Marzo 2023

Strage di Cutro, trovati 3 corpi tra cui una bambina: “Meloni e Salvini al karaoke mentre seppellivamo i morti”

Una croce di legno fatta con i resti del barcone naufragato il 26 febbraio scorso apre la manifestazione “Fermiamo la strage subito!” promossa dalle associazioni aderenti alla ‘Rete 26 Febbraio’ per esprimere solidarietà alle vittime del naufragio e alle loro famiglie. In migliaia sono arrivati da tutta Italia per il lungo e ordinato corteo capeggiato da Mimmo Lucano. Più di 5mila, dicono le stime ufficiali, anche se alcuni dei manifestanti parlano di 9-10 mila. E mentre sulla spiaggia i manifestanti lasciano alle onde i peluche “per le anime dei bambini perduti”, arriva la notizia che altri tre corpi sono stati trovati, facendo salire a 76 il numero delle vittime accertato della strage. Tra questi c’è quello di una bambina. Nelle stesse ore monta l’indignazione per il video diventato subito virale del compleanno a sorpresa di Matteo Salvini in cui il leader della lega canta “La canzone di Marinella” insieme a Giorgia Meloni. “Ennesimo schiaffo”, dicono i parenti delle vittime. Per la capogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi, “non omaggiano i morti, ma cantano”, dimostrando “disumanità e cinismo”.

Quella di Cutro è una strage di bambini. L’ultimo piccolo corpo è stato trovato questa mattina. E’ di una bambina tra i 4 e i 5 anni. E’ stato portato al PalaMilone ma la permanenza a lungo in acqua non ha reso possibile l’identificazione. E nessuno ne ha reclamato le spoglie: probabilmente anche i suoi genitori sono morti nel naufragio. Un uomo avvistato e recuperato al largo dalla Guardia Costiera. Un terzo cadavere è stato ritrovato oggi incastrato fra gli scogli. Il numero delle vittime sale a 76 trenta delle quali minorenni e ventuno sotto i 12 anni. Trentadue, invece, le salme che sono rimaste nel palazzetto dello sport di Crotone, molte sono in partenza per i loro paesi di origine. Entro martedì la struttura dovrebbe essere svuotata.

Ma intanto cresce l’indignazione per il video che immortala il karaoke di Salvini e Meloni proprio in queste ore di grande dolore. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore quasi non trova le parole per commentare. Venerdì a Bologna si sono celebrati i funerali di sette vittime del naufragio di Cutro. “Venerdì abbiamo seppellito delle salme. Sono tornato a casa e ho visto le immagini del karaoke di Salvini e della Meloni. Non so cosa dire per commentare una cosa simile”. Un colpo anche per il primo cittadino, tanto più dopo le polemiche per la decisione di Meloni di non incontrare i familiari delle vittime del naufragio giovedì a Cutro, nonostante il governo abbia poi spiegato che verranno tutti ricevuti a Palazzo Chigi. “Ieri – spiega il sindaco – è stata una giornata molto dolorosa per tutti noi. Abbiamo sepolto alcune bare, anche quella di una bambina. Devo dire che sono rimasto molto colpito dalle immagini che ho visto tornando a casa, della conferenza stampa del governo e del karaoke di Salvini e della Meloni, che non hanno voluto incontrare i famigliari né portare omaggio alle bare ma hanno trovato il tempo di festeggiare i 50 anni del ministro Salvini”.

La rabbia monta anche tra i familiari delle vittime ancora a Cutro. “Ognuno è libero di fare quello che vuole, tutti vorremmo essere felici e festeggiare qualcosa ma noi oggi siamo in lutto e non abbiamo nulla da festeggiare” ha detto a Repubblica Alidad Shiri, che nel naufragio ha perso il cugino 17enne Atiqullah. E stato tra i primi a scagliarsi contro la scelta di non fare visita ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime del naufragio. Quando ha visto il video si è detto disgustato: “Non voglio fare un commento politico perché non sono un politico, ma è tutto terribilmente triste. Io ho l’orrore di quei corpi nella testa, non riesco a dimenticarli e loro non sono neppure venuti a dirci una parola di conforto“.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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