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Strage Cutro, Meloni nega responsabilità: “Frontex non ci ha avvertiti, dimissioni? L'opposizione le chiede tutti i giorni” – Il Riformista

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“Non sono stata in silenzio, ho scritto lettera all’Ue”

Redazione — 4 Marzo 2023

Strage Cutro, Meloni nega responsabilità: “Frontex non ci ha avvertiti, dimissioni? L’opposizione le chiede tutti i giorni”

Sulla strage di migranti avvenuta una settimana fa a Cutro, sulle coste crotonesi, Giorgia Meloni non arretra, smentisce la ricostruzione di Frontex (che aveva inviato all’Italia una scheda esplicita e precisa), respinge le accuse rivolte al governo di non aver soccorso in tempo l’imbarcazione partita dalla Turchia e, dopo giorni di silenzio segnati soprattutto dall’assenza del suo Governo (eccezion fatta per il ministro Piantedosi protagonista di dichiarazioni aberranti) sul luogo della tragedia (dove si è recato il Capo dello Stato Sergio Mattarella), annuncia un prossimo consiglio dei ministri proprio a Cutro.

La premier attacca le opposizioni, colpevoli di chiedere ogni giorno le dimissioni di un suo ministro, e conferma piena fiducia al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. In un punto stampa da Abu Dhabi, dove si trova da qualche giorno per il G20 in corso in India, Meloni si dice “un po’ colpita da ricostruzioni lette in questi giorni su queste materia” e ribadisce il ritornello già sottolineato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, ovvero che “queste persone non erano nella condizione di essere salvate da qualcuno che non ha voluto salvarle, come purtroppo mi pare qualcuno ha voluto raccontare”.

Poi incalza: “Vi chiedo, ma guardandovi negli occhi, se qualcuno di voi pensa che il governo potesse salvare 60 persone tra cui un bambino di tre anni il cui cadavere noi scopriamo oggi e non lo ha fatto. Vi prego, cerchiamo di essere un minimo seri. La questione è semplice, nella sua tragicità: non è arrivato alle nostre autorità nessuna comunicazione di emergenza da Frontex, noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio”. Circostanza quest’ultima smentita giorni fa dalla stessa Agenzia europea per il monitoraggio del mare, così come sottolineato in un articolo del Riformista. 

“Io stamattina qui con Mohamed bin Zayed ho parlato di immigrazione” ha spiegato Meloni “di come favorire flussi legali impedendo flussi illegali, di come fermare una tratta vergognosa e cinica che mette a repentaglio la vita delle persone e credo che non sia passato un solo giorno nel quale non mi sono occupata di questa materia. Questo non mi ha impedito e non ci ha impedito di fare tutto quello che potevamo fare a condizioni date per salvare vite umane quando eravamo consapevoli che c’era un problema, in questo caso non siamo stati consapevoli perché non siamo stati avvertiti: voi – ha detto rivolgendosi ai giornalisti – avete tutte le evidenze per avere evidenza di questo fatto e se qualcuno sa qualcosa di diverso è bene che ce lo dica perché ovviamente ognuno prende i provvedimenti che deve prendere, però, ripeto, se vogliamo parlare seriamente di materie che sono serie, qui parliamo della vita e della morte della gente, quelle materie non si affrontano come io sto leggendo che qualcuno le affronta in questi giorni”.

La premier ribadisce anche che “la rotta non è coperta dalle ong e quindi nulla con questa vicenda hanno a che fare i provvedimenti del governo sulle ong”, sottolineando poi l’ovvio: “Nonostante noi continuiamo a lavorare per fermare i flussi di immigrazione illegale anche per impedire che la gente muoia, abbiamo dall’inizio di questo governo continuato a salvare tutte le persone che potevamo salvare quando siamo stati consapevoli del fatto che erano a rischio”.

Sull’assenza a Cutro del suo Governo, la premier rilancia con l’intenzione di “celebrare il prossimo consiglio dei ministri a Cutro sul tema dell’immigrazione, perché penso che il modo migliore di onorare quelle vittime è impedire che accada ancora. Questo è il compito del governo. E un governo serio secondo me questo deve fare. Ho sentito – ha proseguito Meloni – che “la meloni scappa”, “la Meloni non va”, “la Meloni sparisce”, “la Meloni si disinteressa”, io leggo tutte le ricostruzioni che francamente mi sembrano abbastanza surreali”. Specificando poi che “il governo è andato come voi sapete in Calabria il giorno stesso di questa tragedia. E’ andato il ministro Piantedosi, siamo stati presenti da subito, dopo di che è andato anche il Presidente della Repubblica che rappresenta tutte le istituzioni, a meno che qualcuno non ritenga che la presidenza della repubblica sia in competizione rispetto al governo, le istituzioni sono state presenti anche per esprimere il proprio cordoglio”.

Meloni smentisce anche le accuse sul suo silenzio: “Io sono intervenuta, ho risposto alle interviste, ho scritto una lettera al Consiglio europeo, alla Commissione europea… mi pare che non si possa dire che come tutti non ho fatto del mio meglio per fare il mio lavoro, che è cercare di risolvere i problemi. Vorrei che su questa materia si cercasse di guardare a quello che si può fare per impedire che accada ancora”.

Infine sui social scrive in merito al ritrovamento in mare del corpo di un bambino che fa salire il bilancio della strage di Cutro a 69 vittime: “È stato trovato oggi sulla spiaggia il corpo di un altro bambino vittima del naufragio di Cutro. È uno strazio che mi colpisce nel profondo. Una preghiera per questo piccolo e per tutte le altre vittime di questa tragedia. Il Governo si batterà con ancora maggiore determinazione per fermare la tratta di esseri umani e impedire che altre tragedie come queste si ripetano”.

Redazione

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