05 novembre 2022 | 15.10
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La protesta nel museo del Prado a Madrid
Due attivisti di ‘Futuro Vegetal’ si sono incollati oggi alle cornici dei dipinti de’ La Maja nuda e La Maja vestita di Francisco de Goya esposti al Museo Nazionale del Prado di Madrid in segno di protesta contro l’emergenza climatica. Fra i due capolavori del maestro spagnolo hanno scritto il messaggio ‘+1,5º’ per “avvertire dell’aumento della temperatura globale che causerà un clima instabile e gravi conseguenze in tutto il pianeta”.
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Dal suo account Twitter l’organizzazione spiega che la scorsa settimana l’Onu “ha riconosciuto l’impossibilità di restare nel limite, stabilito dall’Accordo di Parigi, di 1,5° di aumento di temperatura media rispetto ai livelli preindustriali”. Solo due settimane fa, il ministero della Cultura spagnolo aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sicurezza dei musei contro possibili attacchi. Il ministero aveva chiesto alle pinacoteche di far rispettare rigidamente le regole di accesso, come il divieto di introdurre oggetti e bevande nelle stanze, zaini e pacchi voluminosi, ombrelli o oggetti appuntiti.
Questa protesta si aggiunge ad altre che si sono succedute nelle ultime settimane, l’ultima ieri a Roma, a Palazzo Bonaparte, dove quattro attiviste hanno lanciato zuppa di piselli contro ‘Il seminatore’ di Vincent Van Gogh.
ÚLTIMA HORA
Nos pegamos a “Las Majas” de Goya en el Museo Del Prado.
La semana pasada la ONU reconocía la imposibilidad de mantenernos por debajo del límite de aumento del Acuerdo de París de 1.5° de temperatura media respecto a los niveles preindustriales. pic.twitter.com/0buAMbeziJ
— FuturoVegetal (@FuturoVegetal) November 5, 2022
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