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Soumahoro passa al gruppo Misto e demolisce Verdi e Sinistra: “Zero supporto, noi andiamo bene solo come “negri da cortile” – Il Riformista

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Bonelli fa l’inquisitore: “Da lui spiegazioni insufficienti”

Redazione — 9 Gennaio 2023

Soumahoro passa al gruppo Misto e demolisce Verdi e Sinistra: “Zero supporto, noi andiamo bene solo come “negri da cortile”

In un corposo dossier il deputato Aboubakar Soumahoro annuncia il passaggio al gruppo parlamentare Misto lasciando, dopo l’autosospensione forzata, su ‘consiglio’ dei leader Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, avvenuta nelle scorse settimane dal gruppo Alleanza Verdi-Sinistra in seguito all’inchiesta che ha riguardato la suocera e la moglie sulla gestione della cooperativa Karibu che dà lavoro ai braccianti in provincia di Latina. “Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS), con quale sono stato eletto da indipendente. Dopo un’attenta e sofferta meditazione sul piano umano e politico, ho maturato la decisione di aderire al gruppo parlamentare Misto, lasciando il gruppo AVS, per proseguire la mia attività di Parlamentare” spiega Soumahoro

L’ex sindacalista torna sulle polemiche relative alla moglie, Liliane Murekatete, e sulla sua dichiarazione, nel corso della trasmissione su La7 “Piazzapulita”, relativa al “diritto alla moda e all’eleganza”: “Non sono stato compreso. Mi riferivo al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede. Tuttavia trovo davvero singolare che mi si chieda di esprimere un giudizio di valore circa foto della mia compagna risalenti a 4 anni prima che io la conoscessi”. Foto della moglie riprese “da quotidiani, siti e rotocalchi che hanno sottolineato e commentato il suo modo di vestirsi, la tipologia di abbigliamento e accessori utilizzati, etc. Soprannominata provocatoriamente ‘lady Gucci’ – prosegue il dossier – la donna è stata al centro di una serie di pesanti commenti e insinuazioni da parte della stampa e di opinionisti di varia natura”.

Poi aggiunge: “Se chi gestiva la Cooperativa ha sbagliato, ne risponderà dinnanzi alla legge, e ben venga quindi in tal senso l’azione chiarificatrice della Magistratura, nella quale, ribadisco, ho totale fiducia. Per quanto poi riguarda la mia compagna – sostiene – si sta difendendo nel procedimento con l’aiuto del suo legale, e sono certo che proverà la sua estraneità ai fatti contestati“.

Sulla questione degli stipendi non pagati dalle cooperative gestiste dalla suocera, Soumahoro spiega che “a fine 2021 lessi da alcuni articoli di stampa sulla mancata retribuzione ad alcuni dipendenti della Karibu e – pur non avendo alcun interesse diretto nelle cooperative – chiesi immediati chiarimenti a riguardo. Venni informato del fatto che non erano ancora pervenuti tutti i soldi necessari per pagare gli stipendi, che si erano sollecitati gli Enti pubblici, e – così mi venne detto – che auspicabilmente tutto si sarebbe risolto in tempi ragionevoli”.

Soumahoro respinge la gogna a cui è stato esposto in questi mesi: “Non vivo nessuna condizione di conflitto di interesse, né diretto né indiretto, nell’ambito della mia attività Parlamentare. Ricopro questa carica da tre mesi, prima ero un attivista socio-sindacale che ha lottato per oltre vent’anni per i diritti dei lavoratori e contro lo sfruttamento e la precarietà, non nasco certo dal nulla”. Poi  lancia accuse ai controllori: “Vorrei porre io una domanda: le indagini sulla Karibù si sono sviluppate tra il 2015 e il 2019, e nel frattempo gli enti pubblici hanno continuato a collaborare con la Cooperativa, anche perché – secondo il Comune di Roma – la situazione appariva regolare dal punto di vista amministrativo fino al mese di ottobre 2022. Mi chiedo allora: a chi spettava controllare? Al ministero degli Interni, ai Comuni territorialmente competenti e agli altri Enti locali? O è Aboubakar Soumahoro che avrebbe dovuto sostituirsi ad essi? La verità – sottolinea – è che non ho mai tratto alcun vantaggio dalle attività della Cooperativa Karibu; non sono mai stato membro né delle cooperative né dei loro Consigli di amministrazione, non ho mai prestato consulenze ai loro Enti, e chiunque affermi il contrario sta mentendo e formulando accuse inventate, senza nessuna prova”.

Per Soumahoro  una persona di colore “va bene finché è un ‘negro da cortile’, finché protesta con gli striscioni, che peraltro ho fatto mille volte e non smetterò mai di fare, se è povero e sta ai margini. Ma se prova a fare un salto di qualità immediatamente disturba”. Un vero e proprio “ingiustificato accanimento” nei suoi confronti con il “modello sociale” della Lega Braccianti, “con i lavoratori dei campi non solo stranieri ma anche italiani che si autodeterminano e si autogestiscono” che “fa molta paura, toglie potere a un sistema di assistenzialismo che ha come obiettivo quello di mantenere lo stato di emergenza, semplicemente perché finché c’è emergenza ci sono soldi a pioggia per gestire l’emergenza, e, dal momento che nulla accade per caso, forse questo può far comprendere perché vi sia stato così tanto ingiustificato accanimento nei miei confronti”.

Sul passaggio al Gruppo Misto è intervenuto anche il leader di Europa Verde Angelo Bonelli che ha tagliato corto, quasi da inquisitore: “Non sono per nulla sorpreso, perché rispetto a quanto accaduto finora non abbiamo avuto, dal mio punto di vista, sufficienti spiegazioni. Sono però umanamente deluso, ma non per la sua decisione di passare al Misto, quanto per tutta la vicenda”.

Redazione

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