Con un emendamento alla relazione annuale sulla politica estera e di sicurezza il Parlamento europeo ha invitato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a consegnare «senza ulteriori» ritardi i carri armati da combattimento Leopard 2 all’Ucraina.
Gli eurodeputati hanno chiesto inoltre l’immediato dispiegamento di armi moderne e sistemi di difesa aerea. «L’Ucraina sta difendendo la sua integrità territoriale e ha urgentemente bisogno di aiuti militari e di armi pesanti per vincere questa guerra», si legge nel documento diramato dall’Eurocamera. Nel testo della relazione, adottata con quattrocentosette voti favorevoli, novantadue contrari e centoquarantadue astensioni, i parlamentari hanno chiesto all’Unione europea e ai suoi Paesi membri di rafforzare il sostegno militare, politico e umanitario all’Ucraina e potenziare la loro difesa per contrastare le minacce russe alla sicurezza europea.
L’idea è che la risposta di Bruxelles alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina sia seguita con grande attenzione da molte autocrazie in tutto il mondo, e per questo avrà una grande influenza nel comportamento di questi Stati in politica estera nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Anche per questo i deputati hanno chiesto all’Unione di usare le disposizioni dei trattati che consentono al Consiglio di adottare alcune decisioni senza implicazioni militari a maggioranza qualificata rafforzata – anziché all’unanimità –, in particolare le decisioni relative alle sanzioni e ai diritti umani.
Inoltre, hanno invitato le istituzioni europee a presentare proposte concrete su come ottenere e garantire un seggio permanente per l’Unione in tutti i consessi multilaterali, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
«Il 2022 ha rappresentato punto di svolta più significativo dalla fine della Guerra Fredda», ha detto David McAllister, relatore sulla Politica estera e di sicurezza comune. «L’illusione idea che la cooperazione economica avrebbe comportato avvicinamento della Russia all’Occidente è svanita. Non ci si può mobilitare ogni volta ad hoc, dobbiamo sviluppare strumenti per poter prendere decisioni in modo sostenibile».
McAllister ha risposto anche a una domanda specifica di una giornalista ucraina su Vladimir Putin e la necessità di condannare la sua invasione: «Putin è un criminale di guerra, ha portato avanti un regime terroristico e spero che un giorno lui e tutti gli altri dovranno rendere conto delle loro azioni».