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Ristoranti mediorientali a Roma: i migliori da provare

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ristoranti mediorientali roma

Ristoranti mediorientali a Roma. La cucina del Medio Oriente abbraccia numerosi Paesi, spesso distanti tra loro geograficamente, dall’Egitto all’Iran. Quella libanese è una delle più popolari (lo chef Bruno Barbieri la considera tra le migliori al mondo), ma anche quella israeliana si sta facendo strada, con Tel Aviv che è diventata una capitale gastronomica molto attrattiva per gli amanti del cibo. L’hummus, lo shawarma, i falafel, il cous cous, il babaganoush, il fattoush, il tabbouleh o il baklava: sono alcuni dei cibi più comuni nella cucina mediorientale. Se state pensando di provare un ristorante arabo, siriano, israeliano, libanese, curdo o persiano, prendete nota della lista che segue.

Ristoranti mediorientali a Roma

Bazar-Taverna Curdo Meticcia

Ristoranti mediorientali a RomaI supplì alla curda del Bazar-Taverna

Il Bazar-Taverna Curdo Meticcia è un locale multietnico, dove la cucina curda incontra quella napoletana. Dal Kurdistan a Tor Pignattara la strada è lunga, ma questo ristorante ha saputo ritagliarsi il suo spazio, certamente favorito dal fatto di aver piantato radici in uno dei quartieri più multietnici della Capitale. Perché l’amore per Napoli? Perché è una città dove il cibo è condivisione e ospitalità, valori fondanti per i padroni di casa della Taverna. Se nella città partenopea ti offrono il caffè, in Kurdistan non manca mai una tazza di çay, il tè turco. Tra i piatti da provare al Bazar c’è il kutlik, supplì curdo non fritto, fatto con macinato di manzo. Poi acin, le polpette di cous cous alla curda e l’hummus, la salsa a base di crema di ceci e tahina, ideale da abbinare a un piatto di falafel, le polpette di ceci fritte. Direttamente da Napoli, la frittatina di pasta, con besciamella, mozzarella e piselli. Baklava e caffè per concludere il pasto. Se volete invece chiudere alla napoletana, via libera al mini babà al rhum.

Ristorante Bazar-Taverna Curdo Meticcia. Via Casilina 607, Roma. Tel. 06 83797309. Facebook. Instagram.

Mezé Bistrot (Monteverde e Prati)

Ristoranti mediorientali a RomaI falafel di Mezé Bistrot

Nel cuore del quartiere Monteverde c’è un punto di riferimento per la cucina mediterranea con note mediorientali. Si tratta di Mezé Bistrot, meta imperdibile per gli amanti dell’accoppiata hummus e falafel. Il locale ha anche una seconda sede nel quartiere Prati, a due passi da San Pietro. Nella tradizione mediorientale, la parola “mezé” fa riferimento alle piccole portate che precedono il pasto vero e proprio. Il piatto include salse come l’hummus, il babaganoush di melanzane, poi i falafel, lo tzaziki, il fattoush (un’insalata con cetrioli, pomodori, cipolla, con crostini e olive). Da provare anche il labaneh con zahatar, un formaggio di yogurt con spezie e sesamo, accompagnando il tutto da pane servito caldo. Tra i piatti principali c’è il kebab shawarma, pollo marinato nelle spezie, cotto, tagliato a strisce, abbinato a riso basmati, hummus, insalata e yogurt. Oppure un tajine marocchino di pollo, limone, prugne, verdure e curcuma. Per catapultarsi in Israele con la mente e il gusto, Pollo alla Gerusalemme, un piatto di mezzo pollo cotto al cartoccio, farcito di vitella, con riso basmati, cannella, pinoli e cipolla.

Mezé Bistrot Monteverde. Via di Monte Verde 9B, Roma. Tel. 388 1241449.

Mezé Bistrot Prati.
Via Properzio 30, Roma. Tel. 378 082 6508SitoFacebookInstagram.

Alfonso Cous Cous

Ristoranti mediorientali a RomaLa shakshuka di Alfonso Cous Cous

Chi è amante della cucina mediorientale deve fare tappa in questo storico ristorante in zona piazza Fiume. Il piatto forte della casa è il cous cous, secondo la ricetta degli ebrei tripolini, con semola bianca e sottile, cucinato a vapore, come da tradizione antica. Viene servito scomposto: in una ciotola il cous cous, poi, separatamente, i contorni di carne e verdure. Immancabili falafel, hummus e babaganoush. Da provare la shakshuka, piatto tipico della colazione israeliana, che consiste in un uovo al tegamino in salsa di pomodoro e peperoncino. Tra gli altri antipasti anche il bric, fagottino di pasta fillo, ripieno di patate, prezzemolo e pepe nero. Altra alternativa, una porzione di halloumi, formaggio piastrato con riduzione di melograno. Oltre al cous cous, per i piatti principali ci sono altre due alternative: il tabbouleh e il kebab al piatto. Il tabbouleh è un’insalata di bulgur e cous cous con carote, pomodoro, fagioli e menta, disponibile anche nella versione con tonno affumicato o “alla greca”, con feta e cetrioli. Il kebab al piatto è fatto con straccetti di fesa di tacchino cotti alla piastra, servito con insalata. Per concludere, la basbousa, un dolce a base di semolino.

Alfonso Cous Cous. Via Brescia 23, Roma. Tel. 06 97612215. Facebook

Mandaloun

Ristoranti mediorientali a RomaIl mezé di Mandaloun

Tra via Veneto e via Sistina c’è il ristorante Mandaloun, un locale che offre una raffinata cucina libanese. Il menu è molto ricco. Si parte dai mezé, freddi o caldi. Quattro tipi di hummus, il classico, quello beiruti con peperoncino verde e prezzemolo, quello pine nuts con pinoli tostati e la versione awarma, con l’aggiunta di carne. Oltre al babaganoush, da provare anche i fagottini sambussek (che ricordano delle piccole empanadas argentine); i rakakat, involtini di pasta sfoglia farciti con formaggio ed erbe; i fatayer, triangolini di pasta farciti con spinaci, cipolla e pinoli; i kebbe meklieh, crocchette ripiene di carne tritata, cipolla e pinoli. Tra le portate principali, il piatto per eccellenza della cucina libanese: shawarma di manzo o pollo. Altro piatto mediterraneo a base di melanzane e pomodoro, la moussaka. Per concludere il pasto, vi consigliamo i dolcetti della tradizione libanese con pasta sfoglia ripiena di pistacchi, pinoli e mandorle, insieme a un infuso di fiori d’arancio o una bevanda di datteri (jallab).

Mandaloun. Via di Porta Pinciana 16/B, Roma. Tel. 06 64824507. Sito. Facebook. Instagram

Layalina

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Altra alternativa per la cucina libanese è Layalina, nei pressi della stazione Tiburtina. Un locale dal design moderno, non senza un tocco di tradizione, con le immancabili lampade mediorientali vendute nei bazar. Oltre al cibo siriano e libanese, avete a disposizione un lounge bar. I piatti di Layalina sono ricchi e colorati e in aggiunta alle salse tipiche, il ristorante propone un’ampia scelta di piatti grigliati, dall’orfali kebab alla salsiccia libanese. Il tutto può essere accompagnato da sambussek caldi (al formaggio, agli spinaci o con carne speziata) o fatayer. Da Layalina è possibile provare anche vini provenienti dalle cantine libanesi, come quelli dell’azienda Château Ksara, dalla valle della Beqaa. Un’azienda fondata nel 1857 da sacerdoti gesuiti. Tra le specialità della casa ci sono i dolci tipici, come il kanafeh, un dolce mediorientale a base di pasta a fili sottili.

Layalina Restaurant. Piazza delle Crociate 21 (Primo piano), Roma. Tel. 06 45684253. Facebook. Instagram.

Damasco

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Melanzana con manzo, verza, pollo e riso

Dietro a un piatto possono nascondersi storie di vita che vale la pena raccontare, come quella di Sahar che, insieme al marito, ha aperto questo ristorantino in via degli Irpini a San Lorenzo (faticherete un po’ a trovarlo, ma non demordete). Si chiama Damasco, come la Capitale della Siria. Lei è giordana, lui siriano, ma si sono conosciuti ad Avezzano, in Abruzzo, quando entrambi facevano tutt’altro lavoro. E ora eccoli, dopo vari giri nel mondo, pronti ad accogliere gli ospiti con discrezione, cordialità e allo stesso tempo calore. Il loro locale è una piccola tavola calda mediorientale dove il piatto si può comporre, facendosi guidare anche dai due proprietari. Da assaggiare il fagottino (o meglio, fagottone) ouzi, fatto con pastasfoglia ripiena di riso, piselli e mandorle. Tutto cucinato in modo leggero e super digeribile.

Ristorante Damasco. Via degli Irpini 10, Roma. Facebook

Tanur Cucina Persiana

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Un piatto di zereshk polò

La cucina dell’Iran è ancora poco conosciuta in Italia, ma i suoi sapori raffinati meritano di essere testati. È una delle più antiche al mondo, con radici che risalgono all’impero persiano. I suoi sapori sono contrastanti: è aspra ma dolce, semplice e allo stesso tempo complessa di sapori. E anche se non avete mai visitato un bazar, sappiate che a Roma ci sono diversi ristoranti che propongono la cucina persiana. Tanur è uno di questi, un piccolo angolo di Persia. La brace di kabab racchiude spiedi di pollo, manzo, agnello e vitello, accompagnati dal riso o dalla piadina sul tanur (forno). Poi stufati, tra cui il best seller fesenjan, con pollo al melograno e noci. O uno dei piatti più diffusi come il zereshk polò, pollo allo zafferano con bacche di crispini. Altra alternativa il sabzi polo maniche, agnello allo zafferano in brodo e riso basmati al vapore con aneto.

Tanur Cucina Persiana. Via Chiana 54, Roma. Tel. 06 85300416. Sito. Facebook. Instagram.

Kabab Ristorante Persiano

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Salad shirazi

Dal 1989, Kabab Ristorante Persiano è un locale che offre accoglienza, buon cibo e tradizione folkloristica persiana. Cosa provare dal menu tra uno spettacolo di danza del ventre e l’altro? La scelta è ampia e per iniziare si va dalla salsa di melanzane mirza ghasemi ai kofte, le polpette di carne, riso, erbe aromatiche e sugo di pomodoro. Da testare anche la salad shirazi, con pomodori, cipolla, cetrioli e ravanelli tagliati a dadini e conditi con olio, mentuccia e succo di limone fresco. Immancabile il già citato zereshk polò, poi i giugè kabab, spiedini di pollo con zafferano cotto sulla brace, o anche i kabab kubideh, spiedini di carne di manzo macinata. Su ordinazione è possibile assaggiare un piatto che il vostro palato scorderà difficilmente: il tachin, una torta di riso e zafferano ripiena, con una croccante crosta esterna, che si ottiene dalla cottura.

Ristorante Persiano Kabab. Via di Grottarossa 52, Roma. Tel. 06 30310231. Sito. Facebook. Instagram.

Taberna Persiana

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Zereshk polò

Dal 2008 la Taberna Persiana, oltre al cibo, si occupa anche della promozione della cultura e dell’antica tradizione persiana. Il ristorante si trova vicino alla Piramide Cestia, lungo la via Ostiense. In Taberna vengono organizzati  anche eventi culturali, musicali, artistici e tradizionali, sempre accompagnati da prelibatezze persiane. Ma veniamo al cibo. Oltre al zereshk polò, ci sono il bagali polò, con fave, riso, aneto, zafferano e manzo, poi l’adas polò, con lenticchie, uvetta, datteri e manzo e il morasà polò, con pistacchio, mandorle, arancia e uvetta. Per i piatti grigliati ci si può sbizzarrire: dagli spiedini di manzo del chelo kubideh a quelli di pollo del chelo jujeh. Per concludere il pasto, c’è il duq, una bevanda di yogurt e menta in acqua gassata.

Taberna Persiana. Via Ostiense 36/H-G, Roma. Tel. 06 81109052. Sito. Facebook. Instagram.

Gustamundo

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Dolcetti mediorientali

Il ristorante multietnico Gustamundo (ve ne avevamo parlato qui) è una realtà imprenditoriale e sociale dove il cibo diventa un trait d’union tra popoli. Il locale propone una cucina che è anche un mezzo di riscatto per i migranti arrivati in Italia, che attraverso l’arte del cibo fanno conoscere la loro cultura. Un’impresa sociale che accoglie, forma e poi punta a offrire opportunità di crescita e sviluppo professionale. Il locale ha due sedi. Una in zona Baldo degli Ubaldi, l’altra nel quartiere Appio Latino. Il menu propone piatti di diversa nazionalità, preparati da circa 15 cuochi. Dalla Siria, all’Afghanistan, passando per Senegal, Eritrea, Etiopia, Somalia, Azerbaijan, Turchia. Questo è il luogo dove trovare sempre una porzione di hummus o babaganoush.

Gustamundo. Via Giacinto de Vecchi Pieralice 38, Roma. Tel. 06 39377282

Zona Caffarella. Via Macedonia 57/59, Roma. Tel.
06 513 8549. Sito. Facebook. Instagram

Oriental Fonzie (street food)

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Kebab

Nel Ghetto di Roma c’è il regno della carne cotta sullo spiedo, dove assaggiare un kebab in salsa mediorientale. Se siete in zona Portico D’Ottavia e volete testare uno street food diverso da quello italiano, fermatevi qui. È vero che anche altri ristoranti in zona offrono piatti della cucina del Medio Oriente, ma sono meglio catalogabili nella tradizione giudaico romanesca, che merita una lista a sé. Tra gli shawarma kebab da provare potete optare tra: Marrakech (melanzane-verza-israeli salad-harissa-hummus), Sharm (israeli salad-lattuga-zucchine-sesamo), Sahara (cetriolini-melanzane-guacamole-uovo sodo-salsa aioli), Damasco (peperoncini-salsa tartara-verza-salsa di melanzane-mandorle in scaglie) e Tel Aviv (hummus-verza e maionese-insalata-concia di zucchine-cipolla caramellata).

Oriental Fonzie. Via di S. Maria del Pianto 65, Roma. Tel. 06 6832673. Facebook. Instagram.

Shawarma Station (street food)

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A due passi dalla Stazione Termini e Santa Maria Maggiore c’è un locale che difficilmente troverete vuoto verso le otto di sera. Un posto che ha attirato l’attenzione anche della BBC nel 2016. È Shawarma Station, crocevia di persone provenienti un po’ da tutto il mondo. Atmosfera 100% mediorientale, molto informale, dove il ritmo scorre veloce tra una comanda e l’altra. Ideale per mangiare un kebab take away. Se invece volete fare una pausa e mangiare con calma, c’è la possibilità di consumare il vostro piatto in sala. Oltre alla carne, non mancano i cavalli di battaglia della middle eastern cuisine. Hummus, falafel, sambussek, dolma e kebbe meklieh. Vicino alla cassa, una piccola selezione di dolcetti come il baklava.

Shawarma Station. Via Merulana 271, Roma. Tel. 06 4881216. Facebook.

Ristoranti mediorientali a Roma

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