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(Quasi) luna di miele | Per la prima volta Meloni e Fratelli d’Italia calano nel gradimento degli italiani – Linkiesta.it

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A gennaio per la prima volta si registra una flessione del gradimento per l’operato del governo e della premier Giorgia Meloni. Lo scrive Nando Pagnoncelli sul Corriere, riportando gli ultimi sondaggi Ipsos.

I voti positivi, pur continuando a prevalere, fanno registrare un calo di tre punti rispetto al mese di dicembre, quelli negativi aumentano rispettivamente di due e cinque punti. L’indice di gradimento – calcolato mettendo in rapporto i giudizi positivi con quelli negativi, escludendo coloro che non si esprimono – si attesta a 51 per l’esecutivo (-3) e a 53 per Giorgia Meloni (-5). Tornando di fatto ai valori di inizio mandato.

Sarebbe azzardato sostenere che si tratti della fine della «luna di miele», precisa Pagnoncelli, dato che l’apprezzamento per la premier viene espresso dal 46% degli italiani, ossia una quota largamente superiore rispetto agli elettori dei partiti della maggioranza che il 25 settembre scorso rappresentavano il 26,7% della totalità degli elettori. Piuttosto si tratta di una «battuta d’arresto», come è accaduto per diversi governi precedenti ben prima della fine dalla luna di miele. Una specie di «rimbalzo» dopo l’aumento delle aspettative legate alle novità del nuovo scenario politico.

Mentre i benzinai scioperano, Pagnoncelli spiega che ad aver influito su questa battuta d’arresto potrebbe essere stato l’aumento dei prezzi del carburante a seguito della mancata proroga del taglio delle accise. Al momento dell’insediamento del nuovo esecutivo, infatti, la principale priorità degli italiani era rappresentata dal caro bollette e dal prezzo dei carburanti. Oggi il 64% si dichiara insoddisfatto per come il governo ha gestito la questione. Ma ci sono altri temi dell’agenda che stanno suscitando perplessità in una parte dei cittadini, tra cui l’autonomia differenziata e il dibattito sulle intercettazioni telefoniche.

Tutto ciò si riflette anche sugli orientamenti di voto. Dopo la forte crescita dei mesi scorsi, Fratelli d’Italia, pur confermandosi largamente il primo partito con il 30,5%, fa registrare un calo (-1,2) a fronte di una ripresa della Lega che raggiunge l’8,3% (+0,5%), e di Forza Italia che sale al 6,8% (+0,6%).

Nel campo dell’opposizione, il Movimento Cinque Stelle consolida il secondo posto portandosi al 18,2% (+0,6%), un risultato che mancava dall’autunno del 2020. A seguire il Pd che, a seguito del dibattito pre-congressuale, sembra aver arrestato il trend negativo degli ultimi mesi attestandosi al 16,4%. Poi il Terzo polo con il 7,1% e l’Alleanza Verdi, Sinistra italiana e Reti civiche con il 4,1%. In aumento di due punti l’area dell’astensione e dell’indecisione che tocca oltre due italiani su cinque, ovvero il 41,2%.

Nel complesso, il centrodestra mantiene un ampio vantaggio sul centrosinistra (46,6% a 22,5%), ancor più elevato rispetto a quello uscito dalle urne nel settembre scorso (43,8% a 26,1%), passando da circa 18 punti a più di 24.

Per quanto riguarda l’apprezzamento dei leader di partito, ci sono poche variazioni. Giuseppe Conte che, con un indice di gradimento pari a 32, si riporta sui valori antecedenti l’apertura della crisi del governo Draghi. Salvini (28) e Lupi (21) fanno registrare la crescita di quattro punti rispetto a fine luglio, come pure Berlusconi (25) da ottobre in poi. Al contrario Letta (18) arretra di quattro punti rispetto ad ottobre e di ben 11 rispetto a luglio, mentre Calenda (21), stabile negli ultimi mesi, è calato di quattro punti nel confronto con i dati di luglio.

Dati interessanti con le regioni in Lombardia e Lazio alle porte. E anche in vista delle primarie del Partito democratico.

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