Una “ditta” di famiglia che vale 15 milioni di sterline
Elena Del Mastro — 10 Settembre 2022

Subito dopo la proclamazione ufficiale come re del Regno Unito, nel suo breve discorso Carlo III ha promesso trasparenza sui conti di corte. Ha anche detto di essere “profondamente consapevole della profonda eredità e dei grandi doveri e responsabilità che ora passano a me”. Oltre ai doveri costituzionali Carlo eredita anche un impero immobiliare e una “ditta” di famiglia che secondo il Financial Times vale 15 milioni di sterline, circa 17 miliardi di euro. E con lui anche William, proclamato principe del Galles.
Come ricostruito da Repubblica, la famiglia reale controlla un vasto impero immobiliare e sociatario di cui Elisabetta prima e Carlo ora sono praticamente i Ceo. Il più importante titolo di questo pacchetto è la Crown Estate, la Proprietà della Corona: un portafoglio che vale 15 miliardi e mezzo di sterline (circa 17 miliardi di euro), composto da vaste porzioni di case e palazzi nel centro di Londra, tra cui quasi tutti gli edifici di Regent Street e di St. James, oltre a centri industriali, terreni agricoli e perfino il letto del mare fino a 12 miglia nautiche dalla costa, un investimento assai fruttuoso da quando viene usato per sviluppare energia eolica.
Dal 1760 la Crown Estate è amministrata dallo Stato per conto del re e i proventi finiscono nelle casse del ministero del Tesoro. Quest’ultimo paga una sorta di stipendio al re, il “Sovrain Grant”, il sussidio del sovrano. Nel 2021-2022 tale fondo è stato di 86 milioni di sterline, circa 100 milioni di euro. Fino al 2016 il sussidio del sovrano equivaleva al 15% dei profitti del Crown Estate. Successivamente fu aumentato al 25% per consentire i lavori di restauro di Buckingham Palace che costerà 369 milioni di sterline.
Dunque il Crown Estate è del re solo pro forma. Il salario gli arriva da guadagni amministrati dallo Stato dal popolo, che paga 1 sterlina e 29 penny a persona. Ma secondo i calcoli quello che ne ricava dalla famiglia reale in termini di turismo e indotto gira intorno ai 2 miliardi di sterline. Nel 2019, l’anno prima delle restrizioni per la pandemia, 40 milioni di stranieri hanno visitato il Regno Unito, in non piccola parte attirati dal cambio della guardia a Buckingham Palace e da tutte le altre residenze, attività e souvenir legati ai Windsor.
Anche Buckingham Palace e il castello di Windsor sono usati dalla famiglia reale ma appartengono allo Stato. Elisabetta ha lasciato a Carlo anche alcune delle sue personali proprietà. Carlo ha ereditato il castello di Balmoral in Scozia dove la regina passava le vacanze estive (e dove è spirata) e la magione di Sandringham nel Norfolk dove trascorreva tradizionalmente il Natale, entrambi da secoli di proprietà reale. Poi gli ha lasciato il Ducato di Lancaster, una serie di proprietà che appartengono alla famiglia reale dal 1399 distribuite fra Londra e terreni in Chesire, Lancashire, Staffordshire e Yorkshire, con un valore di 653 milioni di sterline (720 milioni di euro) e profitti nel 2022 per 24 milioni di sterline: è da queste entrate che Elisabetta distribuiva una “paghetta” a figli e nipoti. La regina era considerata tra le donne più ricche del regno anche per la sua vasta collezione di opere d’arte e francobolli e in più per la sua scuderia di cavalli da corsa, una delle sue più grandi passioni.
Dal canto suo Carlo, in qualità di principe del Galles e dunque erede al trono, era proprietario del Ducato di Cornovaglia, possedimenti che includono le isole di Scilly, parti del Dartmoor, lo stadio di cricket di Londra e grandi fattorie produttrici di marmellate e molto altro, con un valore di 1 miliardo di sterline (1 miliardo e 150 milioni di euro) e profitti annuali di 23 milioni, che ora andranno direttamente a William. Lasiti che sono “tax free” perché i reali sono esclusi dalle tasse ereditarie. Negli anni 90 la regina decise di pagare le tasse sui suoi profitti personali.
Poi ci sono i patrimoni dei singoli reali. Ad esempio William e Harry hanno ereditato da Lady Diana decine di milioni di sterline e anche Filippo aveva accumulato un suo tesoretto. Carlo ha detto di voler continuare a regnare nel solco tracciato della madre: “Combatterò per seguire l’esempio e l’ispirazione creati da mia madre, rispettando i doveri costituzionali e cercando prosperità e armonia per tutti i cittadini”, ha detto. Ma in passato si era mostrato favorevole a cambiare qualcosa almeno per quanto riguarda il sistema che finanzia i Windsor. Certo è che nella lista pubblicata dal Times di Londra delle persone più ricche del regno dal 2015 Elisabetta non entrava più tra i primi 300. Prima di lei sceicchi, magnati indiani e petrolieri russi che vivevano in Gran Bretagna.
Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.
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