Siccome non riesce a vincere la guerra, Vladimir Putin manda al massacro i soldati del suo possibile successore per evitare un colpo di stato. Stando a una analisi dell’Institute for Study of War, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il capo di stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov stanno inviando senza sosta i mercenari del gruppo Wagner a Bakhmut, città del Donetsk dove finora sono morti circa mille soldati russi in una sola settimana.
Secondo l’ISW, l’invio dei mercenari Wagner sarebbe un modo per indebolire le mire del suo fondatore Yevgeny Prigozhin, l’ex “cuoco” di Putin, che dall’inizio della guerra cerca di ritagliarsi la figura dell’uomo forte e possibile successore del dittatore russo. Nelle ultime settimane il ministero della Difesa ha limitato la capacità di Prigozhin di reclutare detenuti e procurarsi munizioni, costringendo il capo della Wagner a riconoscere pubblicamente la sua dipendenza dal governo.
Lo stesso Prigozhin ha minacciato di ritirare le forze della Wagner da Bakhmut e ha insinuato che il ministero della Difesa russo abbia utilizzato il suo esercito di mercenari per risparmiare l’esercito regolare nella battagglia di logoramento ad alta intensità per impadronirsi della città ucraina. Questa minaccia, secondo l’ISW indicano che Prigozhin è consapevole della gravità del suo conflitto con il ministero della Difesa.
Prigozhin probabilmente prevedeva che le forze ucraine si sarebbero ritirate completamente da Bakhmut per paura di un imminente accerchiamento e sperava che il suo impegno con le forze d’élite di Wagner sarebbe stato sufficiente a generare quell’effetto. Ma così non è stato e la città è ancora contesa.
Lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino ha comunicato che Kyjiv ha respinto 102 attacchi delle forze armate russe non solo a Bakhmut, ma anche Avdiivka, Limansk, Maryinka e Shakhtarsk.