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Mata Hari | Una spia dei servizi segreti russi si era infiltrata nella base Nato di Napoli – Linkiesta.it

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Una spia dell’intelligence russa sotto copertura per 10 anni in Italia come produttrice di gioielli si è infiltrata nella base Nato a Napoli, stringendo legami stretti con il personale italiano e della VI Flotta degli Stati Uniti di stanza in Campania per poi sparire nel nulla. Il quotidiano Repubblica ha pubblicato oggi il risultato di una inchiesta durata 10 mesi e condotta con il settimanale tedesco Der Spiegel, il sito investigativo Bellingcat e The Insider. 

Sono due le prove che rivelano la falsa identità della trentenne Maria Adela Kuhfeldt Rivera, nata in Perù da padre tedesco. La prima riguarda il falso certificato di nascita di Adela che attesta un battesimo nella parrocchia di Cristo Liberador a Callao nel 1978, ma la chiesa è stata costruita nel 1987.  

La seconda prova riguarda il passaporto russo usato per entrare in Italia che appartiene alla stessa serie usata dagli agenti del Gru, il servizio segreto gestito direttamente dal Cremlino, che tentarono di avvelenare con il gas Novichok Sergey Skripal e il bulgaro Emilian Gebrev. Non a caso, quando i due agenti furono scoperti nel 2018 da Bellingcat e The insider, Adela partì da Napoli a Mosca per non tornare più in Italia. 

Negli ani precedenti si era infiltrata all’interno del Lions Club Napoli Monte Nuovo riuscendo ad attirare diversi ufficiali della Nato. Secondo Repubblica avrebbe avuto una storia sentimentale con uno dei dirigenti del Comando Atlantico. 

Repubblica però non è riuscita a ricostruire quali informazioni siano state ottenute dalla spia, né se sia stata capace di seminare virus informatici nei telefoni e nei computer dei suoi amici per spiarli e trafugare dati. 

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