Andare da Latta Fermenti e Miscele a Roma, significa fare un viaggio intorno al mondo, dove si sperimenta tra buon cibo e cocktail in lattina fermentati. Ma le radici di questa insegna dalle mille sfaccettature che già conoscete sono ben salde in Italia, nel quartiere Ostiense.
Latta è un locale moderno, dove si può fare il brunch nel weekend, bere un cocktail o fermarsi per la cena. Qui entra il gioco lo chef Marco Moroni, già conosciuto in quel di Bistrot-Bio. In questa nuova esperienza lo chef si diverte con piatti informali, goderecci e di grande tecnica, che si intrecciano con l’anima del locale.
I cocktail e i fermentati sono curati dal barman Federico Incocciati. In questo spazio del gusto c’è un laboratorio dove auto producono i drink di Latta, da bere sia in lattina che alla spina. Miscele per la maggior parte analcoliche, fresche e decise, per via della fermentazione spontanea.
Sono le bolle futuribili (5 €) che utilizzano botaniche, cereali atipici e frutta tropicale. Un modo di bere diverso, un terreno inesplorato in Italia che il locale intende calcare e farsene portavoce.
Come si mangia e quanto si spende da Latta a Roma
Apriamo le danze al Latta di Roma con il pane ai cereali del panificio Marè accompagnato con burro aromatizzato alle erbe, alici del Cantabrico del sotto-costa (ergo più grandi e saporite) e limone candito (8 €). Il limone è fondamentale perché sgrassa il palato e dà una piacevolezza maggiore a uno dei piatti iconici di Marco, presente in menu sin dal primo giorno di apertura.
Lo spiedino di maiale in agrodolce, cotto a bassa temperatura con prugna, salsa di porri e maionese di soia (9 €) è delizioso. Il maiale è armonioso e gustoso, la prugna dà la nota dolce e la crema di porri è la nota finale di ingredienti in perfetta sintonia.
A seguire non poteva mancare il panino al vapore del momento che va forte. Il bao ripieno di insalata di pollo, verza cinese, maionese alla soia, kren e pollo fritto (8 €). In questa versione light convince e allieta lo stomaco.
L’ultimo piatto che chiude le entrée è totalmente vegetariano. Tartare di rafano condita con spinacino, feta e paprika (9 €). Ci piace perché dà personalità alla verdura, non semplice contorno ma protagonista, valorizzata dalla feta che ne esalta il sapore.
Le contaminazioni orientali
Lo chef di Latta a Roma continua a deliziare con piatti di contaminazione orientale. L’emblema sono i gyoza, i ravioli giapponesi ripieni di seppia con guanciale e cipollotto, serviti con burro acido all’nduja e panna acida (10 €). È interessante il gioco di contrasti e sapori tra seppia e guanciale e si evince il debole dello chef per l’Oriente che non dimentica le sue origini nostrane.
Chiudiamo la giostra del salato al Latta di Roma con il Katsusando di lingua, salsa verde, cavolo cappuccio marinato e spinacino (11 €). Semplice, essenziale, buono.
Il dolce che non ti aspetti. Una creame tart con cioccolato fondente, riso soffiato e crema di lamponi (6 €). Soffice e cremosa, conferma le abilità di Marco Moroni anche come pasticciere.
Latta Fermenti e Miscele. Via Antonio Pacinotti, 83. Roma. Tel. +390688923791
Orari: dal lunedì al venerdì, 18:00-02:00. Sabato, 11:00-02:00. Domenica 11:00-00:00. Chiuso il martedì.