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Il mistero di “Lady in the fridge”, dopo 28 anni la donna trovata morta nel frigorifero ha un nome: si cerca il killer – Il Riformista

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La donna fu trovata in un frigorifero nel 1995

Elena Del Mastro — 28 Febbraio 2023

Il mistero di “Lady in the fridge”, dopo 28 anni la donna trovata morta nel frigorifero ha un nome: si cerca il killer

È uno dei più incredibili cold case americani ma ora, dopo 28 anni le indagini hanno una improvvisa e inaspettata svolta: Lady in the fridge ha un nome, si chiamava Amanda Lynn Schumann Deza. Gli investigatori sono venuti a conoscenza anche di altri dettagli sulla vita della donna trovata cadavere all’interno di un frigorifero che galleggiava in un canale di irrigazione di Whisky Slough, a Holt, in California a marzo 1995. Ma non sono ancora riusciti a risalire a chi è il killer.

Lo sceriffo della contea di San Joaquin si è rivolto a un laboratorio di analisi private per far studiare il DNA per risolvere il caso e identificare la vittima e i possibili parenti viventi. Ci sono riusciti abbinando il campione del DNA della donna trovata morta nel frigo con quelli di sua madre e sua figlia che lo avevano depositato con la speranza di poter ritrovare la loro congliunta scomparsa. Ed è così che si è arrivati alla sua identità. La “signora nel frigorifero” era nata l’11 agosto 1965 e viveva in California. Quando venne uccisa aveva 29 anni, capelli biondi, un ex marito e 3 figli.

L’ultima volta era stata vista a Napa in compagnia di un uomo. Poi scomparve nel nulla. Poi a marzo 1995 la macabra scoperta del corpo rinchiuso in un frigorifero che galleggiava in un canale di irrigazione. Non aveva documenti e il corpo era in stato di decomposizione avanzata: probabilmente è stato nascosto lì per mesi. Ora lo sceriffo lancia un appello a chi la conosceva a farsi avanti, a raccontare tutto quello che potrebbe essere utile alle indagini perché se quel corpo di donna ha finalmente un nome ma non si conosce l’identità di chi l’ha uccisa. La storia di Amanda ricorda quella del boy in the box, il ragazzo trovato nella scatola, che a dicembre dopo 65 anni ha avuto un nome. Si chiamava Joseph Augustus Zarelli. Anche in quel caso, la svolta grazie al Dna.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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