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Il mistero del caccia americano caduto in mare dalla portaerei Truman: “È stato recuperato a 3mila metri di profondità”

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Può un jet accidentalmente cadere in mare da una portaerei militare? A quanto pare sì. È successo il 3 agosto alla portaerei della marina statunitense Harry S. Truman che ha “perso” un aereo al largo delle coste della Calabria, un F-18 Super Hornet. Si tratta di un velivolo di oltre 6,5 tonnellate e sembrerebbe scivolato in mare a oltre 3mila metri di profondità a causa del maltempo. Dopo l’incidente, l’aereo è stato recuperato con l’intervento di un robot telecomandato. Ci sono stati anche momenti di tensione per l’avvicinamento di alcune navi russe.

La portaerei Truman si trova in Italia per sostenere le operazioni Nato, impegnata in una missione di rifornimento in mare. Il 3 agosto la marina degli Stati Uniti ha comunicato fi aver recuperato un “aereo caduto in mare” l’8 luglio scorso. Il tweet parla in maniera generica di un incidente avvenuto nel mar Ionio, a largo delle coste della Calabria.

Nel comunicato stampa in cui la marina annunciava di aver perso un aereo in mare veniva specificata la motivazione: “maltempo inatteso”. E in effetti quella zona, in quei giorni, è stata interessata da una forte perturbazione. Today ha verificato i dati metereologici di quei giorni di luglio ed effettivamente la perturbazione c’era. Ciò non toglie la domanda: un aereo che pesa 6,5 tonnellate e che costa 50 milioni di dollari può cadere in mare per il maltempo?

Il recupero è poi avvenuto grazie a un minisottomarino telecomandato, Curv-21, su un fondale di quasi 3mila metri. L’operazione è terminata il 3 agosto: il velivolo è stato agganciato e portato in superficie, per poi venire issato sulla Everest. Ora si trova in una base americana – probabilmente Sigonella in Sicilia – in attesa di essere trasferito negli States. Il comando della VI Flotta ha lodato la rapidità del recupero, anche se resta aperta un’indagine sull’incidente.

Durante il recupero ci sono stati momenti di tensione per il passaggio di alcune navi russe dirette dalla Siria all’Algeria. Come riportato da Repubblica, la pattuglia era composto da una petroliera e da un battello per ricerche idrografiche, in grado di perlustrare i fondali. La scorta della Truman ha impedito che si avvicinassero alla zona delicata, tenendo d’occhio gli spostamenti della Marina di Mosca. Si tratta delle ultime operazioni della portaerei, rimasta per oltre sei mesi in azione: nei prossimi giorni verrà rimpiazzata dalla Bush, salpata alcuni giorni fa dagli States.

L’articolo Il mistero del caccia americano caduto in mare dalla portaerei Truman: “È stato recuperato a 3mila metri di profondità” proviene da Il Riformista.

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