Il contest 2023 per il migliore babà contemporaneo lo ha vinto Alessia Rosellino. Alla seconda edizione del concorso Mille&UnBabà organizzato da Mulino Caputo, la ventottenne pasticciera ha fatto valere la sua esperienza come componente della brigata della pasticceria Gabbiano Dulcis in Pompei. Il suo babà a forma di cubo ha conquistato la giuria presieduta da Sal De Riso. Con lui a giudicare i 9 concorrenti, Antimo Caputo, Salvatore Capparelli, Carlo Pozza, e Sabatino Sirica.
La giuria ha apprezzato la capacità di introdurre elementi di innovazione nel rielaborare il babà classico rispettando le caratteristiche più tipiche (qui le regole). La prima edizione l’aveva vinta Andrea Sacchetti.
Sua, dunque, la vittoria che è stata condivisa da molti partecipanti alla manifestazione che ha fatto seguito alla scorpacciata di Natale.
I migliori babà contemporanei
Il verdetto della giuria ha proclamato solo il primo posto della classifica. E qui vi ordino per merito la mia sequenza di assaggi. Partendo proprio dalla vincitrice che ha proposto un babà nel gusto molto vicino al classico con la nota della vaniglia e il croccante.
1. Sinfonia di babà di Alessia Rosellino
Alessia Rosellino ha realizzato un cubo ripieno di fragole poché, croccante alle mandorle e cremoso alla vaniglia, sormontato da una mousse di mandarino di Ciaculli. Equilibrato e di ottimo gusto.
2. Babà dell’Orto di Beatrice Busatta
La titolare della Pasticceria BaBu dolce e salato di Vicenza, ha sparigliato il campo con un dolce non dolce. Il suo babà contemporaneo a forma di fiore è farcito con crema al cioccolato bianco e piselli. E decorato con germogli di pisello e fiori eduli disidratati. Ottimo l’impasto e davvero particolare il gusto primaverile.
3. Babà contemporaneo al Grand Marnier di Jean Christiansen
Jean Christiansen, della boulangerie Le Carré Français di Roma, ha creato un savarin con cremoso alla vaniglia, agrumi canditi e frutta essiccata. Lo ha fiammeggiato con il Grand Marnier che sostituisce la tradizionale bagna abbinando una fetta di arancia marinata. Esplosivo.
4. Il babà contemporaneo 13 21 di Luca Borgioli
Luca Borgioli, della Pasticceria Gabardina di Montemurlo, in provincia di Prato ha puntato sul cioccolato fondendo il babà con una torta Sacher. Il Babà 13 21 nel nome richiama proprio la distanza che separa Napoli da Vienna (1321 chilometri, appunto). Ne è uscito un vagone ferroviaro di cioccolato che racchiude un babà al cacao con gelée all’albicocca, ricoperto con glassa sacher e rifinito con cremoso fondente e caviale di albicocca. Godurioso.
5. Babirra di Bosco di Roberto Maturo
Roberto Maturo ha sfornato dalla pasticceria di famiglia La Dolce Sosta di Cusano Mutri, in provincia di Benevento, un babà inzuppato nella birra di ciliegia del Sannio. E lo ha farcito con composta composta di fragoline e sablé di torrone. Divertente.
6. Babà Tiramisù di Fabio Scozzafava
Altra fusion per Fabio Scozzafava del Ristorante Felice di Lucca. Il suoa Babà Tiramisù incrocia due classici in un bicchiere utilizzando crema al mascarpone senza lattosio, caviale di caffè, bagna al rhum e caffè. La base è un babà al caffè con una finitura di cacao amaro in polvere e cioccolato fondente. Il babà contemporaneo di Scozzafava è gluten free (ha utilizzato la nuova Fioreglut per dolci) e lactose free. Inclusivo.
7. Babà il Biondo Sorrentino di Maria Varone
Maria Varone, pastry chef dell’Hilton Sorrento Palace, si è fatta ispirare dal biondo delle arance di Sorrento. Ha quindi confezionato una “capuzzella” (testa) di babà in cui ha utilizzato tutto l’agrume. Polpa, buccia e foglie essiccate e tritate finemente a mo’ di origano. Hyperlocal.
8. ‘A vita mia di Giuseppe Cristofaro
Giuseppe Cristofaro della Pasticceria La Dolce Voglia di Frattaminore, si è lasciato ispirare dal Vesuvio. Il suo babà contemporaneo ha la forma del vulcano ottenuta senza stampi. Il ripieno è con una mousse alla vaniglia e una pralinatura di nocciole all’ancienne. Topico.
9. Babalà di Guglielmo Cavezza
Il savarin di Guglielmo Cavezza, titolare della Pasticceria Mommy Cafè di Cicciano, si chiama Babalà. Il nome lo deve alla bagna con liquore piemontese ai lamponi e all’aggiunta di lampon abbinati a una mousse al cioccolato con crema di ricotta di bufala campana. Dolcissimo.