La scrittrice e opinionista Michela Murgia non risparmia colpi nell’attaccare la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Chi ha studiato Simone de Beauvoir – madre simbolica del femminismo – sa che non esiste un solo modo di essere donna ma che ognuna deve essere libera di essere donna a modo suo. La scrittrice Michela Murgia sembra pensarla in modo diverso e non risparmia parole molto dure contro Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia che molti danno come prossima inquilina di Palazzo Chigi.

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Michela Murgia Facebook

Michela Murgia, nel corso di un dibattito che aveva come oggetto proprio Giorgia Meloni, ha sostenuto che la leader di Fratelli d’Italia, sebbene biologicamente nata di sesso femminile, non possa essere ritenuta una vera donna. “So per certo che esiste un modo femminista di esercitare la propria forza e uno che femminista non lo è per niente. Se una donna usa la sua libertà per ridurre o lasciare minima quella altrui, questo non è femminista. Che sia di Destra o di Sinistra, se chiama meritocrazia il sistema che salvaguarda il suo privilegio di partenza e nega i diritti di altre persone, questo non è molto femminista. Che sia di Destra o di Sinistra, se il suo modello di organizzazione dei rapporti è la scala e non la rete, nemmeno questo è particolarmente femminista… Che sia di Destra o di Sinistra, se per lei le funzioni patriarcali sono più importanti delle persone che le svolgono, questo senz’altro non è femminista” – le parole di Murgia.

Insomma secondo la scrittrice Giorgia Meloni fa politica come un uomo. Ma perché – mi chiedo io – esiste un modo di fare politica da uomo e uno di fare politica da donna? Non è forse questo uno stereotipo contro cui ogni vera femminista dovrebbe combattere? La politica  politica, stop. O la si fa bene o la si fa male, a prescindere dal sesso biologico  e dal genere di appartenenza. Michela Murgia prosegue sempre più spedita contro il bersaglio che ha preso di mira: “Sì, conosco anche donne di Sinistra che usano il potere così, ma nessuna corre il rischio di diventare Presidente del Consiglio“. Il problema su cui concentrarsi – oltre a quelli economici che da anni affliggono l’Italia e che riguardano uomini e donne indistintamente – forse è proprio questo: perché a Sinistra, nonostante le dichiarate lotte femministe portate avanti da anni, non ci sono donne che, da decenni,  corrono il rischio di diventare Premier?