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Elezioni politiche 2022, cosa succede dopo la vittoria del centrodestra: le tappe per il nuovo Governo – Il Riformista

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Il conto alla rovescia per l’esecutivo

Elena Del Mastro — 26 Settembre 2022

Elezioni politiche 2022, cosa succede dopo la vittoria del centrodestra: le tappe per il nuovo Governo

I dati certificano la vittoria del Centrodestra alle politiche 2022 e con il 25% delle preferenze Fratelli d’Italia è il primo partito della coalizione. La leader Giorgia Meloni potrebbe dunque diventare presidente del Consiglio, la prima donna a ricoprire questa carica in Italia. Quali sono te tappe che porteranno all’insediamento del nuovo esecutivo? Quanto tempo ci vorrà? Dalla certificazione del voro inizia il countdown per le forze politiche.

Dunque, la prima tappa è la certificazione del voto. Appena lo spoglio sarà ufficialmente terminato e tutti i collegi delle nuove camere saranno assegnati, i nuovi eletti cominceranno a registrarsi in Parlamento con foto, moduli e tesserino. Tutto questo inizierà il 10 ottobre.

La prima seduta delle nuove camere è fissata per il 13 ottobre. Sarà quello il momento in cui i presidenti di camera e Senato saranno eletti per prendere il posto degli uscenti Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Entro il 15 ottobre i parlamentari dovranno comunicare il loro gruppo di appartenenza. Solo dopo questa prima fase il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvierà le consultazioni, il processo attraverso il quale il Presidente affiderà l’incarico di formare un nuovo governo. Il processo potrebbe partire il 24 ottobre.

Il motivo per cui è necessario che trascorra questo lasso di tempo è che il Presidente della Repubblica dovrà ascoltare il parere dei nuovi presidenti delle Camere. Le consultazioni potrebbero durare 2 o 3 giorni. Dopo le consultazioni il presidente della Repubblica, dopo una prima valutazione, darà un incarico a formare un nuovo governo, esplorativo o pieno. Giorgia Meloni, forte del consenso incassato, non dovrebbe avere dubbi sul fatto di essere presentata come futuro premier per formare il nuovo governo. Come da tradizione, Meloni accetterà “con riserva” e avvierà le trattative con gli alleati sugli incarichi ministeriali e sul programma. Scioglierà la riserva e presenterà la lista dei ministri al Quirinale. A quel punto, il nuovo governo è pronto a giurare nelle mani del Capo dello Stato.

E, subito dopo, come da tradizione, si svolgerà il primo consiglio dei ministri. Prima ci sarà il rito della campanella: Draghi passerà la mano a Meloni. I tempi, così definiti, fanno pensare alla presa dei pieni poteri per il nuovo governo al massimo per la fine di ottobre. Due precedenti sono particolarmente significativi: nel 2008 Silvio Berlusconi ci mise 24 giorni dalle elezioni per diventare premier. Giuseppe Conte ce ne mise invece 89, a causa delle infinite trattative tra Movimento 5 Stelle e Lega. Certo che sarà ancora Draghi a rappresentare l’Italia nel vertice dei capi di stato e di governo dell’Ue del 7 ottobre.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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