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Dove mangiare e bere a Centocelle a Roma, ecco come rinasce un quartiere – Puntarella Rossa

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Dove mangiare e bere a Centocelle. Sono molti i locali che stanno facendo rinascere il quartiere di Centocelle. Una zona non turistica, meno frequentata, ma che grazie alle numerose attività, che hanno deciso di aprire, sta diventando un luogo con un grande potenziale. Negli ultimi anni le aperture sono state moltissime: la prima Proloco Dol nel 2006, 180 g Pizzeria Romana nel 2018,  fino ai più recenti Ma Mi Mo (una delle nostre Puntarelle d’Oro 2022), Olio Santo e Once . La proposta è variegata, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie e cocktail bar, stanno facendo sì che anche questa zona diventi un riferimento per gli amanti della buona cucina sempre alla ricerca di novità.

Dove mangiare e bere a Centocelle

RISTORANTI E TRATTORIE

Menabó Vino e Cucina

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Menabó vuole essere la trattoria di quartiere. Un ambiente spartano ma non spoglio e una cucina di territorio, senza troppe contaminazioni gourmet. Gestita dai fratelli Camponeschi, Paolo in cucina e Daniele, appassionato di vini, in sala ad accogliere i clienti. Un grande spazio, arredamento minimale e oggetti di modernariato ospitano la clientela. Il menu è presentato su una lavagna, cambia spesso e propone piatti come gnocchi di pane con funghi cardoncelli, animelle e carciofi fritti o candele spezzate al ragù bianco di pecora, asparagi e zafferano (12 euro). E ancora roast beef di anatra e un particolare baccalà arrancato con crema di piselli e battuto di pomodori secchi (15 euro). Interessanti anche i dolci come la caprese di cioccolato bianco con gli agrumi e il pan perduto una crema di ricotta con fragole spadellate (6 euro). Quanto ai vini, non solo etichette italiane, ma anche francesi e tedesche.

Menabó Vino e Cucina. Via delle Palme 44 d, Roma. Tel. 06 86937299. Sito, Facebook, Instagram

Acacie e Pepe Cucina e Cicchetti

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Foto @pleasenocheese_photography

Definito dai proprietari come un cantiere dei sapori, un luogo dove essere accolti e sentirsi a casa. Acacie e Pepe nasce da un’idea di Edoardo e Valerio, entrambi cuochi, osti ma soprattutto amici. Acacie rimanda al nome della via dove risiede il locale. Pepe invece, alla passione che anima il lavoro dei due fondatori. Si parte con il pranzo per poi proseguire con i cicchetti dell’aperitivo, fino ai piatti della cena. Il ristorante propone, oltre ad una carta classica fatta di portate principali, una sottocarta dedicata ai cicchetti, e alle piccole e medie porzioni, più adatti all’aperitivo ma disponibili anche negli orari principali. Troviamo quindi una ricca selezione di mini porzioni come: carpaccio di ombrina, cannolo romano, ovetto japan e seppie in zimino (5 euro). La cucina è tradizionale e regionale ma con un tocco di estro dei cuochi. I primi infatti, sono quelli classici romani ma rivisitati come la gricia con pere, vino e rosmarino, la puttanesca di baccalà (14 euro) linguine con colatura d’alici e crusco (15 euro). Tra i secondi invece la scelta si basa sia sulle carni che il pesce in modo da accontentare tutti i gusti.

Acacie e Pepe. Via delle Acacie 27, Roma. Tel. 06 45421087.  Sito, FacebookInstagram

Fassangue

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Fassangue nasce dall’idea di coniugare l’eccellenza delle carni crude con una selezione di vini e birre. La storia del locale è molto radicata nel quartiere e, prima di tutto, è anche bottega (e di recente ha aperto una seconda sede a due passi dal Colosseo). Nato dall’esperienza della Macelleria Caputo, il suo percorso è iniziato tre generazioni fa, nel 1961, nel primo negozio di carni a Vietri sul Mare. La varietà dei prodotti, delle preparazioni e i diversi tagli di carne sono la risposta ad ogni tipo di esigenza. Un mondo dedicato alla carne cruda dove la protagonista è la Scottona italiana. Un menu incentrato sulle tartare, semplici ma anche con cipolla caramellata come la Tyler Durden (5 euro) o la Mia Wallace con vellutata di zucca,  pecorino e guanciale (8 euro). Seguono le dadolate, i carpacci e sashimi di filetto (dai 10 ai 20 euro). Particolarissimi i gua bao buns, panini cotti al vapore con filetto, carne salada o tartare (5 euro). Infine il sushi rivisitato dove i classici uramaki, nigiri e hosomaki  sono tutti a base di tartare di Scottona (dai 3 ai 12 euro).

Fassangue. Via della Palme 76/A, Roma. Tel. 06 52728824 / Via Capo d’Africa 26, Roma. Tel. 376 0535911. Sito, Facebook, Instagram

Mún sushi bar

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Mún è la pronuncia dell’ideogramma giapponese che significa Luna. Da qui sono partiti Fabrizio Necci e Eros Toncli. L’obiettivo, quello di volere valorizzare la zona di Centocelle, creando qualcosa di diverso dai tanti all you can eat, portando un buon sushi di qualità. La parola chiave è semplicità e, soprattutto, materie prime d’eccellenza, a partire dal riso, una miscela tra americano e italiano, e dal pesce freschissimo. Il locale è caldo e accogliente con luci soffuse, muri grezzi e dettagli in legno. Trenta i coperti in totale, tra interni ed esterni nel piccolo dehors. La proposta gastronomica è variegata. Si parte dai gyoza, zuppa di miso e gli edamame per poi arrivare ai classici nigiri (10 euro per 6 pezzi), maki (5 euro per 6 pezzi) e temaki. Particolari, e ben dosati negli accostamenti, gli uramaki come il Lunar con salmone, avocado, sesamo, top di tartare di salmone e cream cheese, mandorle, erba cipollina, il Lime Fresh con cuore di surimi e lo Speed Roll con gambero in tempura, avocado, top di salmone, arancia, maionese piccante e menta (dai 7 ai 12 euro per 6 pezzi). Tutto accompagnato da una selezione di vini e birre artigianali giapponesi come le special di Asahi.

Mún Sushi Bar. Via Giovanni Arcangeli 11, Roma. Tel. 351 9966819. Sito, Facebook, Instagram

Proloco DOL

Dove mangiare e bere a Centocelle proloco dol

Dol sta per “di origine laziale” e questo già la dice lunga sulla provenienza dei suoi prodotti. Nasce nel gennaio del 2006 con lo scopo di portare la qualità dell’enogastronomia del Lazio alla portata di tutti. Il progetto punta a diffondere il concetto di filiera corta, favorendo la conoscenza e la fruizione dei prodotti del territorio. Proloco Dol si appoggia a due orti biologici dedicati: il primo a Poggio Mirteto, l’altro a Sacrofano. Si possono trovare moltissimi prodotti da banco: i formaggi caprini derivati dal latte della razza Bianca Monticellana e Grigia Ciociara, pecorini il Conciato di S. Vittore con 16 spezie diverse. I salumi provengono da suini autoctoni dei Monti Lepini. Tutti prodotti che vanno a comporre i loro taglieri (dai 6 ai 10 euro). Non mancano i piatti della tradizione romana come le mezze maniche all’amatriciana (10 euro) o lo stinco con patate al forno (13 euro). L’offerta poi è completata con le pizze (soltanto a cena).

Proloco Dol. Via Domenico Panaroli 35, Roma. Tel. 06 24300765. SitoFacebook, Instagram

Stazione Camelie

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Stazione Camelie è uno spazio suddiviso in diversi ambienti che si è imposto come punto di ritrovo per l’aperitivo, la cena e il dopo cena. È sviluppato su due piani che terminano con una terrazza, utilizzabile anche durante la stagione invernale, e circondato da un rigoglioso giardino. Sono privilegiati i prodotti delle aziende agricole territoriali e tutte le proposte come il pane, la pizza, le paste, le creme e le salse sono preparate in casa ogni giorno. Tra i piatti troviamo la pizza fritta e gli sfiziosi corn dog, wurstel di pollo avvolti in una pastella al mais e serviti con salsa BBQ (6 euro). I primi sono della tradizione, mezze maniche alla carbonara, all’amatriciana e tonnarelli cacio e pepe (9 euro). Per i secondi è privilegiata la carne. L’offerta, dell’aperitivo e del dopo cena, prevede una selezione di cocktail (10 euro) che rimandano ai nomi delle strade del quartiere accompagnate da diversi assaggi del menu in versione ridotta o da taglieri con formaggi e salumi italiani (15 euro).

Stazione Camelie. Piazza delle Camelie 44, Roma. Tel. 334 212 8767. Sito, Facebook,Instagram

BERE E APERITIVI

Ma Mi Mo

Ma Mi Mo Roma cocktail
Foto di Stefano Delia

Aperto a giugno 2021, è un locale incentrato sul mixology e caratterizzato da un design futuristico. Realizzato come un contenitore, un’unica grande sala dove al centro si trova il bar. Ci si siede al bancone, ai tavolini sparsi ovunque o al grande tavolo sociale. Una porta, poi, apre su un giardino nascosto che costituisce un vero e proprio spazio verde. Si possono trovare birre artigianali del birrificio Jungle Juice, una selezione di vini naturali e ovviamente cocktail. Le proposte in lista sono originali come l’Easy Peasy Nocciola Squeezy a base di orzata di nocciole homemade o l’Old Fashioned Gold Pampered con whisky e shrub di mela (tutti a 9 euro). Non mancano gli analcolici per niente scontati (4 euro). Il menu di Ma Mi Mo è interattivo e permette al cliente di avventurarsi al suo interno sfogliando le varie sezioni, ma anche di navigare tra video, musica, animazioni. La cucina prevede tutte ricette adatte ad accompagnare i drink, come la selezione di salmone (9 euro), le chips di cavolo o platano home made (2 euro), le tapas tra cui la particolare capasanta scannellata con pistacchio e crema di topinambur all’aneto (5 euro) e la rivisitazione gourmet del club sandwich con un uovo di quaglia poche, petto di pollo cbt, datterini confit, polvere di speck, guanciale e crema di bieta.

Ma Mi Mo. Via degli Olivi 47, Roma. Tel. 346 8876555. Sito, Facebook,Instagram

L’Ombralonga dal Veneziano

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Un bacaro a Roma. È questa l’idea alla base del piccolo locale in via Federico Delpino. Ideato da Sara Ciurleo, insieme al marito (trapiantato romano ma veneto di origine), l’Ombralonga è un piccolo angolo di Venezia.

Il bacaro è il tipico locale veneziano dove ad accompagnare spritz e vino ci sono i cicchetti, piccole monoporzioni che possono essere consumate anche in piedi. Immaginato come posto per l’aperitivo va avanti fino a tardi. È un luogo in cui vengono fuse le origini dei proprietari che spiega di aver trovato un connubio tra il veneto che finisce l’aperitivo e il romano che sta in giro fino a tardi. Da buon locale veneto, la lista degli spritz è davvero lunga. Ce n’è uno per ogni gusto: classico, Campari, con il vino, Hugo. Anche la scelta delle ombre (i vini) è corposa (partono da 1,5 euro) così come l’offerta gastronomica, tutta incentrata sui cicchetti e piatti espressi del giorno. Il menu cambia ogni giorno a seconda delle disponibilità dei prodotti e in carta possiamo trovare: polpette al sugo e polpette di manzo fritte, ricottine con miele,  grana in tempura e sarda in saor (dai 2 ai 5 euro).

L’Ombralonga dal Veneziano. Via Federico Delpino 106/112, Roma. Tel. 377 0893293. Facebook, Instagram

Once

Once Roma 7 ph Alessandro BarattelliFoto di Alessandro Barattelli

Inaugurato alla fine del 2021, Once è il locale ideato e progettato da Giordano Cioccolini e Camilla Italia. La particolarità che caratterizza Once è il lungo bancone di 15 metri che completa lo spazio insieme alla bottiglieria centrale. Dalle 18.30 parte l’aperitivo per poi proseguire fino a tarda serata. La drink list segue la stagionalità. Si può assaggiare il Fossi Fico con vermouth, bitter ai fichi secchi e tonica all’hibiscus o il Burbujas con mezcal, liquore al peperoncino, liquore alla camomilla, lime, perle di tapioca al pompelmo (10 euro). Il menu è basato su piatti conviviali da dividere. Accompagnano i cocktail quindi una selezione di tapas come i gyoza di lesso e all’amatriciana (6 euro), i mantou dei piccoli panini ripieni di stracciatella, gamberone e tapioca di pompelmo o ciauscolo, cicoria ripassata e stracchino (7 euro), e infine hummus a scelta tra ceci, lenticchie gialle o cicoria fresca con triangolini di pane azzimo (5 euro).

Once Roma. Piazza delle Iris 19, Roma. Tel. 351 5241082. Sito, Facebook, Instagram

Rude

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Rude vuol dire aspro, privo di garbo e burbero. Ma vuol dire anche arduo, evidenziando così, il carattere forte di Marco Zampilli e Cristian Ricci e la personalità di Centocelle, dove entrambi sono nati. Un vero e proprio streetbar, aperto fino a tardi, un ambiente di 90 mq dallo stile industriale e con dehors esterno. La drink list annovera sia i classici che cocktail più creativi, dai nomi particolari come il Prypyat 2023 con whiskey, fico d’india e castagna spicy, il Dry World base vodka, bergamotto, peperone affumicato e banana, l’Houston con Bourbon whiskey e caffè all’albicocca o il Silver Impact, tequila, pesca e BBQ (dai 10 ai 12 euro). Sul fronte cibo, invece, piatti perfetti per accompagnare i cocktail come i gyoza di manzo e maiale con cipolla croccante o quelli con trippa alla romana, le jingle balls con lardo di Patanegra (8 euro) e i bao pork con porchetta, puntarelle e anacardi (10 euro).

Rude. Via dei Castani 228, Roma. Tel. 06 84387458. Sito, Facebook, Instagram

PIZZA E STREET FOOD

180g Pizzeria Romana

180g Pizzeria Romana Roma
Foto CoffeandLucas/Romedia Studio

Una pizzeria nata come una scommessa, ma che in poco tempo si è imposta come riferimento per la pizza romana, bassa e scrocchiarella. 180 gr ha aperto nel gennaio 2018 in un quartiere diventato, adesso, molto vivace dal punto di vista gastronomico. Grazie alla buona capacità di comunicazione, merito di un prodotto valido e in continua evoluzione, questa è diventata una delle pizze migliori in città. Tanto che ha permesso a Jacopo Mercuro di aprire una nuova sede, poco distante  dalla prima (che ora è adibita solo ad asporto e delivery), davanti all’ingresso di Villa Gordiani. Ma passiamo alle pizze. Tra le più famose c’è l’iconica pizza bianca con’ botto de mortazza, arriva già tagliata a spicchi, tutta da dividere (12 euro), le classiche sempre presenti e le stagionali. Tra queste a rotazione troviamo la quasi vignarola con cremoso di piselli, carciofi alla scapece, polvere di cipollotto, fave e mentuccia o la polpo o chorizo? con spinaci al burro, chorizo di polpo, crema di patate al forno e peperone crusco ( 15 euro). Interessanti anche i fritti come il cannellone con salsa di pomodoro arrostita (6 euro) e il sampietrino tonnarello cacio e pepe o quello con mezze maniche e coda alla vaccinara (4,50 euro).

180 Gr Pizzeria Romana. Via Tor de Schiavi 53, Roma. Tel. 391 1446575. / Via Genazzano 32, Roma. Tel. 347 9998983. Sito, Facebook, Instagram

Mr Tabù

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Se si ama la cucina messicana Mr Tabù è il locale giusto. Un ambiente divertente che con i suoi colori rimanda al Messico. Un lungo bancone, con gli ingredienti a vista, permette di osservare le preparazioni. Ovunque tavolini in legno e metallo dove potersi accomodare e gustare i piatti preparati sul momento. L’offerta si divide tra tacos, nachos, churros (4 euro) ma anche quesadillas al formaggio con carne o verdure (7 euro), le bowls in versione salad e mexican pokè (6,50 euro). È possibile comporre il proprio burrito con gli ingredienti che si preferisce. In due dimensioni il grande (8,50 euro) con i suoi 600 grammi, e il piccolo (6,50 euro) da farcire con diverse versioni di riso, bianco, al lime, piccante. Si può scegliere tra cinque tipi di carne, come la carnita cotta al vino rosso, i bocconcini di pollo alla tequila e tutto ciò che il bancone può offrire. E per accompagnare ovviamente sangria e margarita.

Mr Tabù. Via dei Castani 304, Roma. Tel. 06 89617213. Sito, Facebook, Instagram

Olio Santo

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Sulla scia delle nuove aperture ecco la simpatica e vivace proposta, dello street food pugliese, dei due soci Vito Meliota e Maurizio Corsi. Un locale luminoso, dove predomina il verde delle pareti, arredato con  le ceramiche di Grottaglie che riportano subito alla Puglia. Un ampio bancone in legno si mostra ai clienti con la sua ricca proposta di prodotti. Il locale, con le sue proposte, fa da vetrina ai molti ed interessanti produttori pugliesi, tra cui l’azienda di salumi Cervellera o i prodotti caseari dell’azienda Nuzzi. Focacce e panzerotti sono i protagonisti. Si può scegliere tra la focaccia barese, con pomodoro, olio, sale e origano, e i panzerotti fritti con vari ripieni dal classico pomodoro, mozzarella a quello con mortadella, caciocavallo e pistacchio per poi continuare con la variante con ricotta forte e quello con ragù bianco di scottona e piselli, fino al panzerotto con la Nutella. Si passa poi al rustico salentino, a base di pomodoro e besciamella e le focaccine con impasto di patate. A concludere l’immancabile pasticciotto leccese con la crema, crema e amarena, pistacchio, ricotta e cioccolato.

Olio Santo. Via dei Castani 92, Roma. Tel. 06 86878960 – 347 1127621. Instagram

FAD Burger and Bistrot

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Fad è nato nel dicembre 2016 e si è proposto come un luogo dove sperimentare sapori e contaminazioni culinarie con elementi della tradizionale cucina romana. Il suo nome infatti, con Burger rimanda allo street food per antonomasia, mentre con Bistrot alla proposta di piatti caratterizzati dalla semplicità degli ingredienti e dalla fantasia degli abbinamenti. L’offerta è davvero variegata. Tantissimi i fritti come le chips, le french fries (3,50 euro), i supplì (3 euro), le alette di pollo e le polpette (6 euro). Si prosegue poi con i primi e secondi piatti ma il pezzo forte, del locale, sono ovviamente gli hamburger. Le carni, con certificazione biologica, provengono da allevamenti km0 e non intensivi. La scelta è tra manzo, maiale, pollo e anche pesce. Si può decidere tra le particolari proposte in carta o si può comporre l’hamburger che si vuole con gli ingredienti a scelta (vanno dai 10 ai 18 euro per quelli di manzo). È presente anche una selezione di veggie burger, birre artigianali, una vasta gamma di vini e cocktail.

Fad Burger and Bistrot. Viale delle Orchidee 45/47, Roma. Tel. 347 423 3068. Sito, Facebook, Instagram

Dove mangiare e bere a Centocelle

[Foto copertina Menabó]

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