C’è una clamorosa svolta nel caso della scomparsa di Denise Pipitone, ma i genitori vanno cauti e spiegano di averlo saputo da alcuni messaggi.
Una novità incredibile è emersa nelle scorse ore sul caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara Del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre 2004. Svolta della quale i genitori della piccola, che oggi dovrebbe avere 23 anni, a quanto pare non erano a conoscenza. La rivelazione è emersa nel corso della puntata di Quarto Grado di ieri sera, 3 marzo 2023.
La rivelazione riguarderebbe una vecchia pista che porterebbe alla bambina scomparsa e che in passato non aveva mai avuto risultati positivi. Stiamo parlando del possibile rapimento da parte di ignoti di etnia rom, che poi avrebbero cresciuto la piccola. Tale pista, in queste ore, porta direttamente a Roma: nella Capitale, nei giorni scorsi, è avvenuto un episodio molto particolare.
La svolta nel caso di Denise Pipitone, però la famiglia frena
Secondo quanto ha rivelato una ragazza di nazionalità bosniaca, ma residente nella Capitale, qualche giorno fa, questa sarebbe stata fermata dai militari dell’Arma dei Carabinieri. La giovane risiede nella periferia nord-est di Roma e si trova in Italia dal 2018, dopo essere cresciuta nel Paese del quale sarebbe originaria. Questa ragazza fermata dai Carabinieri si chiamerebbe Denisa.
Si tratta del primo particolare che ha portato gli investigatori a cercare di avere chiarimenti sulla sua identità, anche in virtù di un vecchio video in cui si sente qualcuno chiamare una bambina col nome Denisa. La ragazza che appare poi in quel video da bambina si è palesata e si è potuto appurare che non fosse Denise Pipitone. La pista “Denisa” ora torna a far discutere.
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Cosa è successo alla ragazza bosniaca fermata a Roma? La giovane è stata fermata dai carabinieri, che le hanno mostrato una foto di Denise da piccola con Piero Pulizzi, suo padre. Quando ha visto la foto, la ragazza ha sottolineato di non conoscere quell’uomo. Successivamente, la ragazza è stata sottoposta a test del DNA per accertare compatibilità con quello di Denise Pipitone.
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La ragazza bosniaca ha raccontato di non essere nata in Italia e all’anagrafe risulta essere nata nel 2002, dunque due anni dopo Denise Pipitone. I cui familiari invitano al senso di responsabilità e a non dare giudizi affrettati: spiegano infatti di aver saputo di questa nuova ipotesi da alcuni messaggi, arrivati ieri sera proprio mentre andava in onda la trasmissione Quarto Grado. Interpellato dall’Ansa, l’avvocato della famiglia, Giacomo Frazzitta, è ancora più netto: “Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore”. Ciò – ha evidenziato – non dovrebbe accadere.
