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Com’è morta la regina Elisabetta, la caduta e le mani livide: i funerali e la sepoltura accanto a Filippo – Il Riformista

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Il calendario delle celebrazioni funebri

Elena Del Mastro — 10 Settembre 2022

Com’è morta la regina Elisabetta, la caduta e le mani livide: i funerali e la sepoltura accanto a Filippo

I medici erano preoccupati per la salute di Elisabetta già da qualche settimana tanto da averle raccomandato di rimanere sotto controllo e non muoversi dal Castello di Balmoral. È lì che giovedì 8 settembre intorno alle 19 è spirata. La regina aveva 96 anni. Il suo fisico in declino dopo la morte del marito, il principe Filippo, nell’aprile 2021. L’ultima immagine che il mondo ha della regina Elisabetta da vive è l’incontro con il nuovo primo ministro del Regno Unito Elizabeth Truss. Le sue mani apparivano livide: un campanello d’allarme per il peggioramento della sua salute. Secondo alcuni sarebbero state la prova di malattie vascolari periferiche. Si tratta di un disturbo della circolazione sanguigna che causa il restringimento o il blocco dei vasi sanguigni al di fuori del cuore e del cervello. La sovrana sembrava già stare molto male, smagrita e tremante.

A peggiorare la situazione sarebbe stata una caduta accidentale. A confermare la voce fonti vicine alla famiglia reale. Dopo l’incidente, probabilmente causato dalle difficoltà motorie della Sovrana, i medici che l’assistevano in ogni momento della giornata hanno subito capito che la situazione era molto grave, al punto da sconsigliare un trasferimento in ospedale. La notizia è stata fatta trapelare per gradi, prima annunciando la rinuncia di Elisabetta a tenere una conferenza su Zoom con il suo Consiglio Privato e poi con l’ammissione che lo staff medico era “preoccupato” per la sua salute. Poi l’annuncio che la famiglia si stava recando a Balmoral ha reso chiaro a tutti che la regina stava morendo. L’ora della sua morte non è stata comunicata, ma è certamente anteriore alle 18,30 locali: si è preferito aspettare che tutti i familiari fossero giunti al castello, per evitare che poi qualche tabloid malevolo scrivesse che la Sovrana era spirata senza qualcuno dei suoi figli a fianco.

I funerali si terranno dieci giorni dopo l’annuncio della scomparsa della Sovrana, il 19 settembre, giornata proclamata da Carlo come festività nazionale. Si tratterà della seconda festività nazionale extra di quest’anno per i britannici oltre a quella di giugno per le celebrazioni del Giubileo di platino, cioè per i 70 anni di Elisabetta sul trono. Il sovrano ha approvato la decisione durante la cerimonia formale di successione.

L’annuncio di festività nazionale significa che, nella giornata dei funerali della regina, resteranno chiusi scuole, la maggior parte delle aziende e molti negozi. Solitamente ogni anno sono 8 i giorni festivi per i lavoratori in Inghilterra e Galles, mentre 9 o 10 a seconda degli anni per la Scozia. Quest’anno a questi si è aggiunto appunto il 3 giugno per il Giubileo di platino della regina. Il Regno Unito è attualmente nel secondo giorno dei 10 giorni di lutto nazionale per la morte della regina. Un lutto reale invece, secondo quanto riferito da Buckingham Palace, sarà osservato fino a 7 giorni dopo il funerale della regina. Il lutto reale verrà osservato da tutti i membri della famiglia reale, dal personale domestico e dai rappresentanti della famiglia reale.

Ieri hanno risuonato le campane dell’abbazia di Westminster e della cattedrale di St Paul, e i cannoni dei granatieri hanno sparato colpi a salve a Hyde Park. Domani, la bara di Elisabetta sarà portata alla residenza reale di Holyrood House a Edimburgo e lunedì, con una breve processione sul Royal Mall, alla St Giles Cathedral, dove si terrà un servizio funebre alla presenza di alcuni familiari. Martedì, la salma di Elisabetta sarà portata a Londra, in treno o in aereo, e collocata a Buckingham Palace, probabilmente nella sala del trono. Mercoledì 14 sarà trasferita a Westminster, la sede del Parlamento, per la camera ardente che sarà aperta all’omaggio dei sudditi per 23 ore al giorno fino al funerale. Migliaia di persone vorranno salutarla per l’ultima volta e le code saranno lunghissime, sotto la pioggia che è attesa anche per i prossimi giorni.

Lunedì, si terrà la cerimonia funebre nella vicina Abbazia di Westminster, la chiesa nella quale Elisabetta si è sposata nel 1947 ed è stata incoronata Regina nel 1953, la chiesa del funerale di sua madre Elizabeth nel 2002, e di quello di Lady Diana nel 1997. Parteciperanno moltissimi capi di stato. Il presidente americano Joe Biden ha già annunciato la sua presenza e sarà seguito dai più importanti leader mondiali, che si uniranno a re e regine del mondo nell’omaggio all’ultima e unica grande regina. Ci sarà di sicuro Macron e ci sarà Erdogan, mentre è certo che a Londra non arriverà Putin.

Dopo la cerimonia celebrata dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e accompagnata da due minuti di silenzio nazionale, la salma di Elisabetta sarà caricata su un affusto di cannone trainato da soldati della Marina, com’era stato per il funerale di suo padre, re Giorgio VI. La seguiranno i parenti più stretti, come nel funerale di Diana, ma senza il rancore che accompagnò quel triste evento da parte della famiglia Spencer. Dopo un breve percorso lungo il Mall, tra due ali di folla dolente, ad Hyde Park sarà traslata su un carro funebre che la porterà al castello di Windsor, per la sepoltura nella St George Chapel, dove riposano molti re, compreso Edoardo VIII.

Non si sa ancora se raggiungerà suo padre, sua madre e sua sorella Margaret nella King George VI Memorial Chapel, o se invece sarà deposta accanto al marito Filippo, nel Royal Vault. I suoi genitori sarebbero molto fieri di averla con loro; suo marito l’accoglierebbe con una battuta di spirito sulle scomodità del posto, e sarebbe felice di essere di nuovo riunito al suo “salsicciotto”, come la chiamava.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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