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Come le Pmi possono ottimizzare la mobilità dei dipendenti con la nuova piattaforma di Telepass

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Paolo Malerba Telepass

“Un’azienda a quattro ruote motrici”. Così ama definire Telepass il ceo Gabriele Benedetto, perché “siamo usciti dalla strada a senso unico del telepedaggio, per andare molto oltre”. Verso i servizi per la mobilità integrata e intelligente dedicati ai privati e adesso anche alle imprese. In aprile, infatti, è stata lanciata TBusiness, la prima piattaforma che integra servizi di mobilità, carte di pagamento e rendicontazione semplificata delle spese aziendali.

Le piccole e medie imprese che usano gli strumenti digitali con convinzione hanno fatturati, utili e risultati economici migliori delle altre: nelle ricerche dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi del Politecnico di Milano la definiscono “maturità digitale” e questo ingrediente si è rivelato un ottimo antidoto contro gli effetti negativi della pandemia.

La nuova mobilità

La crisi sanitaria degli ultimi due anni ha cambiato, tra le tante cose, la mobilità delle persone, rendendo necessari nuovi approcci per gestirla in modo economicamente conveniente e sostenibile. L’incontro fra digitale e mobilità era quindi inevitabile e, dopo aver innovato sul fronte consumer, Telepass ha pensato alle imprese con TBusiness, che permette di ottimizzare la mobilità dei dipendenti, tenendone sotto controllo i costi. Una proposta che nasce dall’esperienza maturata dalla società negli ultimi cinque anni, che ha vissuto una trasformazione studiata anche all’università di Harvard, da operatore di telepedaggio a piattaforma digitale di servizi di mobilità per le persone: dal parcheggio allo skipass, dal taxi alla ricarica dell’auto elettrica, dal biglietto del treno al noleggio del monopattino elettrico.

I pagamenti digitali sono un’abitudine sempre più diffusa anche in Italia: nel 2021 hanno raggiunto quota 327 miliardi con un vero e proprio boom nell’uso dello smartphone (+106%). I dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano dicono, indirettamente, che ancora ci sono ampi margini di crescita visto che l’Italia resta ancora in fondo alla classifica europea, seguita solo da Romania e Bulgaria. “Telepass mira a semplificare la vita delle persone in movimento”, dice spesso il ceo della società Gabriele Benedetto. Con TBusiness intende farlo anche per le aziende e i loro dipendenti. “Partendo dai servizi tradizionali di telepedaggio, fruibili attraverso il dispositivo Telepass, abbiamo voluto integrare il pagamento di tanti servizi di mobilità innovativi. Questa è un’offerta pensata su misura per le aziende in movimento”, spiega Paolo Malerba, chief business sales officer di Telepass.

Oltre il telepass

Con TBusiness, quindi, si va oltre il telepass per pagare il pedaggio autostradale, grazie alla connettività garantita dal dispositivo a bordo dei veicoli. È come portare un po’ di Internet of Things, di internet delle cose, attraverso i veicoli dell’azienda stessa o utilizzati dai dipendenti. La nuova soluzione integra da un lato un portale gestionale che permette il monitoraggio in tempo reale di tutte le spese aziendali con benefici economici e fiscali e contestuale semplificazione della rendicontazione, dall’altro un’unica app per il dipendente che può usufruire di numerosi servizi di mobilità integrata. Ma non c’è solo il “Telepass”: con TBusiness si possono attivare carte prepagate nominative per le spese aziendali dei manager e dei collaboratori collegate a un conto di moneta elettronica aziendale ricaricabile dotato di Iban e abilitato alla gestione di bonifici e pagamenti. 

I vantaggi? Il primo è poter pagare non solo il pedaggio autostradale ma anche i parcheggi convenzionati in aeroporti, stazioni e fiere, la sosta sulle strisce blu, il carburante o la ricarica elettrica, la mobilità condivisa (come biciclette, monopattini e scooter), il taxi, il treno, navi e traghetti, l’Area C di Milano, il traghetto per lo Stretto di Messina e molto altro. Tra i servizi per le flotte auto c’è anche il lavaggio auto a domicilio, ovunque siano parcheggiati i veicoli, tramite Wash Out, startup acquisita dal Gruppo Telepass nell’autunno 2020 che utilizza prodotti waterless ed ecologici. “Questo servizio, unito alle ricariche per i veicoli elettrici e alla mobilità condivisa come biciclette, monopattini e scooter elettrici, sottolinea l’impegno di Telepass nei confronti della sostenibilità, che continua anche nella mobilità aziendale”, sottolinea Malerba.

TBusiness e le Pmi

Nelle aziende, grandi e piccole, la mobilità di dipendenti e collaboratori non è più solo un tema di costi ma anche di sostenibilità, un pezzo delle politiche che vanno a definire l’impatto ambientale dell’impresa. Quelle con più di 100 dipendenti devono avere per legge un mobility manager, il cui compito è proprio definire e gestire le politiche di mobilità dell’azienda. E le piccole e medie imprese sotto i 100 dipendenti? TBusiness può diventare un’alternativa semplice e digitale al mobility manager, perché consente di utilizzare diversi servizi di mobilità, avendo sempre sotto controllo l’utilizzo e i costi, e di far muovere così dipendenti e collaboratori in maniera intelligente, semplice e flessibile, anche quando non possono o non vogliono usare l’auto. Ad esempio, la piattaforma permette di accedere ai servizi anche per uso personale (segnalando i costi all’azienda), prevede il recupero di tutta l’Iva sui pedaggi aziendali, sconti esclusivi presso i partner Telepass e uno speciale cashback dedicato su tutti i servizi di mobilità, sulle transazioni con carta prepagata e sui parcheggi convenzionati.

“Con TBusiness definiamo un nuovo modello di mobilità integrata e intermodale”, conclude Paolo Malerba, “che da un lato permette al dipendente di muoversi in modo semplice e flessibile e dall’altro consente alle aziende di appoggiarsi a una soluzione efficiente e totalmente customizzabile”.

L’articolo Come le Pmi possono ottimizzare la mobilità dei dipendenti con la nuova piattaforma di Telepass è tratto da Forbes Italia.

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