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Casa Coppelle a Roma: astice, piccione e un nuovo chef nel ristorante italofrancese del centro – Puntarella Rossa

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sala interna casa coppelle

Casa Coppelle a Roma.La cucina italiana e quella francese sono indubbiamente le migliori cucine al mondo e nessuna delle due può esistere senza l’altra. Se Parigi è il pranzo della domenica, ricco e opulento, Roma rappresenta la semplicità a tavola di ogni giorno”, racconta Rachele Guenot, originaria della Lorraine e proprietaria di Casa Coppelle, per spiegare cosa sta alla base del progetto che da 13 anni porta un po’ di Parigi a Roma. Il ristorante del centro, a due passi dal Pantheon e da piazza Navona, infatti, ha da sempre l’obiettivo di porsi come una sorta di ponte tra la cultura francese e quella italiana. Un obiettivo che continua, certo, ma che si fa più consapevole grazie al recente arrivo in cucina del nuovo chef Gabriele Cordaro, che porta all’insegna un’identità ancora più gourmet.

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Il locale 

interni casa coppelle

Facciamo un passo indietro. Casa Coppelle non si caratterizza solo per la sua natura ibrida italofrancese, ma anche per un ambiente originale (in totale sono 70 coperti). Si va dalla prima sala, con riproduzioni di quadri del XVII/XVIII secolo, al Buduàr, con i toni del nero e dell’oro, dedicato esclusivamente a chi sceglie di provare il menu degustazione: sale intime, accoglienti alcove, luci soffuse, un’atmosfera quasi lussureggiante (non a caso abbiamo inserito questo indirizzo tra i ristoranti romantici di Roma). L’ambiente, infatti, porta la firma del famoso architetto e interior designer Jacques Garcia, che di progetti importanti ne ha realizzati eccome, dall’Hôtel Costes di Parigi al Mamounia di Marrakech. “Prima avevamo la camicia, ora il tailleur” scherza Rachele, che con queste parole dà inizio al nuovo corso del suo ristorante.

Il nuovo chef

chef e brigata casa coppelle

Un corso che comincia, abbiamo detto, con l’arrivo di un nuovo chef. Gabriele Cordaro, romano classe ’85, di esperienze alle spalle ne ha diverse: inizia con un corso al Gambero Rosso e poi si fa le ossa nelle cucine di Giulio Terrinoni e Cristina Bowerman, fino alla chiamata da parte di Massimo Bottura che lo porta da Osteria Francescana. Poi il ritorno a Roma, alla corte di Heinz Beck, dove affina le doti di gestione della brigata. E adesso un nuovo capitolo, a Casa Coppelle. “La mia cucina è sì gourmet, ma anche divertente. Soprattutto desidero che includa tutti, ed è per questo che sto studiando un menu degustazione vegano e vegetariano. Una scelta di inclusività ma anche di sostenibilità. Dobbiamo tutti contribuire nel salvaguardare il pianeta e, per me, è stimolante poterlo fare giocando con la terra, come ho fatto con il carciofo ripieno di ricotta, aromatizzato al limone e maggiorana, con spuma di patate affumicate condita con olio alla menta (17 euro)” spiega lo chef.

Il nuovo menu 

carciofo e zuppa di cipolla casa coppelle

Gli ospiti adesso possono scegliere tra un percorso degustazione di cinque portate (diverse dal menu classico, a 160 euro/270 con wine pairing) o ordinare alla carta, con sei piatti a partita. Carni rosse, bianche, cacciagione, vegetali, pesce e proposte gluten free: materie prime di qualità che fondono Francia e Italia, le due anime di Casa Coppelle. Non sorprende quindi trovare in carta una sezione dedicata al caviale (Azienda Giaveri), astice, piccione e foie gras ma anche zuppa di cipolla in scrigno di sfoglia fatta in casa (17 euro). Piatti, dunque, d’ispirazione francese mescolati alla tradizione italiana come con i Plin di ricotta e limone, variazione di carciofi, pecorino e menta (20), Cappellacci di coniglio alla cacciatora, parmigiano, zucca e tartufo (26); Tagliolini alle alghe, frutti di mare, bagna cauda e salsa al nero (28). Questi ultimi, tutti lavorati a mano e di produzione propria.

linguine casa coppelle

Stesso discorso per la pasticceria e per il cestino del pane, con varietà a rotazione e con grissini alla nocciola, focaccia e girelle alle olive. E se dovessimo chiedere allo chef il suo cavallo di battaglia, non ha dubbi: “Il mio signature è la Linguina, senape, lime e crudo di capesante (23). Un piatto dei ricordi”. Una ricetta del padre rivisitata e che ora ha una nuova identità.

Ad accompagnare, 450 etichette di vino, tra bollicine, verticali di Sassicaia e importanti cantine francesi.

Casa Coppelle. Piazza delle Coppelle 49, Roma, Italia. Tel. 06 68891707/ 338 6810585. Sito. Facebook. Instagram 

Aperto dal martedì alla domenica dalle 18 a mezzanotte

Casa Coppelle a Roma

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