Residenti di Bologna e dell’Emilia Romagna, attenzione: anche un barbecue nel giardino di casa può costare una multa di almeno 200 euro. Lo sa bene il trentenne di origine calabrese recentemente multato che, in una apparentemente tranquilla domenica ha visto la polizia locale bussare alla sua porta. Il motivo? Accendendo il barbecue ha violato i divieti antismog attivi a Bologna e in gran parte dell’Emilia Romagna.
Le misure anti inquinamento della città
Da ottobre nel comune sono vietati i barbecue, le grigliate, i fuochi d’artificio, i falò fino al prossimo 30 aprile. Stando a quando deciso dalla Regione, nel momento in cui l’aria diventa irrespirabile scatta il divieto di combustioni all’aria aperta. E così può succedere che grigliare una salamella e una costina durante una calda giornata di sole primaverile possa costare davvero caro.
Come è accaduto al residente in un comune poco fuori dalla cinta di Bologna. Che non ha resistito al richiamo del BBQ pur in vigenza dei controlli della Polizia Ambientale che ha anche istituito una linea telefonica diretta per le segnalazioni dei furbetti della brace. Complici del “reato” la fortuna di un giardino privato e una giornata soleggiata.
La multa da 200 € per il barbecue
Qualcosa, però, è andato storto. Intorno alle 14, proprio sul più bello, quando l’impavido grillmaster stava per adagiare le costolette sulla griglia, gli agenti della polizia locale hanno bussato alla porta di casa. Guidati dall’inconfondibile profumo, non è stato difficile trovare il luogo del reato. La loro visita non è stata di certo di cortesia. Anzi, si è rivelata molto salata: sentenza senza appello. «In giornata festiva dichiarata dalla Regione Emilia-Romagna con misura emergenziali antismog utilizzava il barbecue al fine di grigliare carne». Totale della multa di 200 € in misura ridotta ma se pagata entro 60 giorni. Oppure il trentenne potrà opporsi, rivendicando il suo diritto inviolabile al barbecue.
[Testo di Annalisa Pomponio]