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Ambulante ucciso a Civitanova, parla la madre dell’assassino: “Mio figlio non è cattivo, ha avuto una vita difficile”

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E’ stato convalidato il fermo per l’uomo che ha ucciso un ambulante in mezzo alla strada a Civitanova Marche. La madre dell’assassino interviene in sua difesa.

La madre di Filippo Ferlazzo, il 32enne salernitano che venerdì scorso ha ucciso un ambulante per strada a Civitanova Marche – Macerata – interviene sulla vicenda nel disperato tentativo di dare una spiegazione al comportamento del figlio.

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È sempre stato un ragazzo difficile, ha avuto un’adolescenza terribile e problemi uno dopo l’altro” – queste le parole della donna. Ma intanto Alika Ogorchukwu, ambulante nigeriano di 39 anni, non c’è più. E quel che è ancora più grave è che nessuno da quanto emerso, sia intervenuto per cercare di difenderlo. Ferlazzo è stato fermato subito dopo l’aggressione e oggi dopo l’udienza, il Gip ha convalidato il fermo. L’operaio 32enne ha chiesto scusa per quanto fatto e ha dichiarato al giudice che alla base del suo folle gesto non c’era alcuna motivazione di tipo razziale. Il giudice ha comunque stabilito che Ferlazzo deve restare in cella vista la sua indole propensa all’aggressività e il rischio di reiterazione del reato.

Tutto sarebbe scaturito, secondo gli inquirenti, da una discussione scoppiata per futili motivi tra la vittima e l’assassino che, come ha confermato la madre, soffre di disturbi bipolari: l’ultimo Tso solo lo scorso anno. Stando a quanto dichiarato dalla madre Ursula, il calvario del 32enne avrebbe origini lontane. Da adolescente cominciò un ciclo di cure di due anni in una comunità di Lecce per liberarsi dalla tossicodipendenza, poi un Tso a Salerno per sindrome bipolare con comportamenti psicotici e disturbo borderline di personalità. La madre era stata nominata dal Tribunale di Salerno sua amministratrice di sostegno, una sorta di tutor che doveva controllare i suoi eccessi. Ma lo scorso anno il 32enne ha deciso di trasferirsi nelle Marche. Ma anche qui, proprio a Civitanova, era finito due volte al Pronto soccorso: la prima volta era fuggito dall’ospedale, la seconda l’avevano accompagnato i poliziotti ed era stato visitato da uno psichiatra. L’avvocato difensore, Roberta Bizzarri, ha intenzione di chiedere una perizia psichiatrica.

Sulla tragedia è intervenuta anche la fidanzata di Filippo Ferlazzo, Elena. La giovane era presente  quando il 32enne si è scagliato con violenza contro Alika Ogorchukwu. Tutto è scaturito proprio perché il venditore ambulante si era rivolto alla donna chiedendole di acquistare un pacco di fazzolettini o di dargli una moneta. “Sono una donna distrutta, sono veramente vicina alla famiglia della vittima. È stato un fulmine a ciel sereno, io ero in un negozio altrimenti l’avrei fermato. Il razzismo non c’entra nulla, è stato un evento fuori controllo per la sua malattia” – ha detto.

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