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Alfredo Cospito e Luigi Ciavardini: chi sono e di cosa vengono accusati

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Nella puntata del 3 aprile 2023 di Report si parla di Alfredo Cospito e Luigi Ciavardini: chi sono e di cosa vengono accusati.

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Alfredo Cospito e Luigi Ciavardini – Ultimaparola.com

Parte stasera 3 aprile 2023 la nuova stagione di Report, il programma di Raitre condotto da Sigfrido Ranucci, e lo fa con un tema che è diventato di dominio pubblico soprattutto nelle ultime settimane. Infatti, una delle due inchieste della trasmissione in onda questa sera è dedicata al regime di carcere duro noto nel nostro Paese come 41-bis, dal nome dell’articolo della riforma della giustizia del 1986 che disciplina appunto questo regime carcerario.

Di carcere duro, in queste settimane, si è tornato a parlare per via dello sciopero della fame dell’anarchico Alfredo Cospito, il cui gesto ha anche diviso l’opinione pubblica, tra chi chiede maggiori garanzie per il detenuto e chi invece spinge per la linea dura nei confronti dell’uomo. Partendo dalla vicenda dell’anarchico, Report indaga anche su come i mafiosi “vivono” il 41-bis.

Report affronta i casi di Alfredo Cospito e Luigi Ciavardini

Questo regime di carcere duro, infatti, così come oggi concepito è stato studiato dopo la morte del giudice Giovanni Falcone, con il decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306 che aggiunge un secondo comma a quanto originariamente previsto nel 1986. L’arresto recente di Matteo Messina Denaro, da questo punto di vista, ha rinvigorito i fautori di questo regime carcerario. Ben diverso è in ogni caso il caso Cospito: l’anarchico è al 41-bis per evitare che possa comunicare con l’esterno. Ma di cosa è accusato e perché si trova in carcere?

Condannato per diserzione a inizio anni Novanta e poi accusato di istigazione a delinquere, per quanto riportato su alcune riviste da lui prodotte, Cospito nel 2014 è stato condannato a 9 anni e 5 mesi per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, un dirigente della Ansaldo Nucleare. Successivamente, è stato condannato a 20 anni per una bomba contro la scuola allievi carabinieri di Fossano, condanna che in Cassazione è diventata per attentato alla sicurezza dello Stato. Per questo, Cospito sta scontando l’ergastolo ostativo, da maggio 2022 è al 41-bis per i messaggi inviati all’esterno alla galassia anarchica in cui invita “a continuare la lotta contro il dominio”, mentre il 20 ottobre ha iniziato lo sciopero della fame.

Nella puntata di stasera, Report si occupa poi di un ex terrorista di estrema destra, Luigi Ciavardini, e dell’associazione a lui legata che fatturerebbe tre milioni di euro. Questa organizzazione è stata spesso al centro dei riflettori per la gestione sia del proprio patrimonio che dei detenuti che sceglie di aiutare. Per chi non lo sapesse, Ciavardini aveva appena 20 anni da compiere quando il 2 agosto 1980 esplose la bomba alla stagione di Bologna, che uccise 85 persone. Insieme a Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, è stato condannato per quell’attentato. Ciavardini ha sempre respinto quelle accuse, sebbene contro di lui ci sia un quadro di indizi ritenuto solido nei tre gradi di giudizio. Inoltre è stato condannato per altri gravi episodi di cronaca, compresi omicidi, e dal 2009 è in regime di semilibertà.

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