Le migliori osterie della Lombardia 2023 Slow Food. Le guide arrancano, ma per qualcuna di loro sembra esserci ancora un interesse privilegiato da parte del pubblico. Tra queste, riveste un posto importante tra chi ricerca esperienze genuine ma di qualità, la guida Slow Food alle migliori osterie d’Italia. Regione per regione, città per città, il compito della guida, curata nell’edizione 2023 da Eugenio Signoroni e Francesca Mastrovito, è quella di evidenziare gli indirizzi sicuri per mangiare e per bere bene lungo la penisola. La nuova guida verrà presentata ufficialmente a Milano proprio il 24 ottobre presso la Libreria Hoepli alle ore 18.
Stando a quanto dichiarato dai curatori stessi, il lavoro di quest’anno si distingue perché ha “diversi nuovi ingressi, molti dei quali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria. Ci sembra una tendenza sempre più consolidata e non possiamo che esserne felici”. Segno che il formato dell’osteria, maltrattato, abusato, riciclato, sembra non subire contraccolpi di nessun genere.
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Le migliori osterie della Lombardia 2023 Slow Food
Tra le città più interessanti, e di conseguenza le regioni che le accolgono, non possiamo non considerare Milano, dove le osterie sono percepite non solo come luoghi della tradizione, ma anche come presidi di contemporaneità e revisione degli schemi. In Lombardia in tutto sono 19 le chiocciole, il premio più ambito che va alle osterie che si distinguono “per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food”. Ma a Milano ne troviamo soltanto due: Trippa e Trattoria del Nuovo Macello (nuovo ingresso di quest’anno). Complessivamente i ristoranti della Lombardia che hanno preso o mantenuto la chiocciola sono:
- VISCONTI, Ambivere (BG)
- LE FRISE Artogne (BS)
- LA MADIA, Brione (BS)
- LOCANDA DEGLI ARTISTI Cappella de’ Picenardi (CR)
- HOSTARIA VIOLA, Castiglione delle Stiviere (MN)
- TAMÌ Collio (BS)
- DA SAPÌ Esine (BS)
- ANTICA TRATTORIA PIÈ DEL DOS, Gussago (BS)
- CAFFÈ LA CREPA Isola Dovarese (CR)
- AL RESÙ Lozio (BS)
- TRATTORIA DEL NUOVO MACELLO Milano
- TRIPPA Milano
- PRATO GAIO Montecalvo Versiggia (PV)
- GUALLINA Mortara (PV)
- TRATTORIA DELL’ALBA Piadena Drizzona (CR)
- OSTERIA DEL MIGLIO 2.10 Pieve San Giacomo (CR)
- POLISENA L’ALTRO AGRITURISMO Pontida (BG)
- LAGO SCURO Stagno Lombardo (CR)
- LAMARTA, Treviso Bresciano (BS)
Le novità della guida rispetto agli anni passati
Cosa è cambiato rispetto al 2021? Qualche modifica in effetti c’è stata. Tra le chiocciole vediamo scomparire ad esempio (tenendo fede a questo elenco) Altavilla – Bianzone (SO), poi Mirta a Milano e Ratanà sempre a Milano, Osteria della Villetta – Palazzolo sull’Oglio (BS). Fanno il loro primo ingresso tra le chiocciole invece a Milano Trattoria del Nuovo Macello, Tamì Collio (BS) e Polisena L’altro Agriturismo Pontida (BG). Di tutta la Lombardia però, le insegne riportate in guida (senza chiocciola) sono molte di più, in tutto 84. Secondo la guida Slow Food 2023 le migliori osterie di Milano per mangiare e bere bene sono:
- Alla Grande
- Ciciarà (prima volta in guida)
- Da Martino
- L’osteria del treno
- Mirta
- Remulass (prima volta in guida)
- Sottobosco
- Trattoria del Nuovo Macello (chiocciola)
- Trippa (chiocciola)*** Qui trovate il dettaglio delle osterie di Milano, con i nostri giudizi
Le cene degli osti
In occasione della presentazione proprio a Milano si svolgeranno la sera del 24 dicembre una serie di cene a quattro mani che coinvolgeranno gli osti e le ostesse coinvolti nei premi speciali della guida. Le cene avranno luogo da Ciciarà, Remulass, Sottobosco e Osteria del treno. Per prenotare, basterà contattare direttamente l’osteria.