10 ottobre 2022 | 22.02
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“Segnali contraddittori” dall’amministrazione Biden
“Più Washington appoggerà l’atteggiamento militante di Kiev, non prevenendo, ma incoraggiando gli attacchi terroristici dei sabotatori ucraini, più problematico sarà trovare soluzioni diplomatiche“. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, replicando alle affermazioni del portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby.
Ribadendo che la Russia è “aperta alla diplomazia” e che “le condizioni sono note”, Zakharova ha sostenuto che “segnali contraddittori” continuano ad arrivare dall’amministrazione Biden, in cui “le speculazioni sulla ‘minaccia nucleare russa’ si alternano alle assicurazioni dell’interesse degli Stati Uniti per una rapida soluzione pacifica del conflitto in Ucraina”.
Secondo la portavoce, “dietro questi falsi appelli alla pace non c’è altro che ipocrisia e un tentativo camuffato di continuare a combattere per infliggerci una ‘sconfitta strategica'”.
NATO – La Nato mira a sconfiggere o indebolire la Russia. Lo ha detto il rappresentante permanente della Federazione Russa all’Onu Vasily Nebenzya. A quanto riporta la Tass, il diplomatico, intervenendo a una riunione della sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla situazione in Ucraina, ha espresso la “forte protesta” della Russia “in relazione alle violazioni nel processo decisionale sulla procedura di voto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla risoluzione americana che condanna Mosca per aver tenuto referendum nei territori liberati”.
Secondo Mosca, che aveva precedentemente proposto di tenere una votazione segreta su questa risoluzione, la Russia è stata privata del diritto di parola, il suo discorso è stato distorto e “ora stanno cercando di sottrarre ai Paesi membri delle Nazioni Unite il diritto di esprimere liberamente il loro punto di vista”.
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