19 novembre 2022 | 23.52
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Lo rivela il ‘Washington Post’
Mosca avrebbe raggiunto un accordo con Teheran per produrre i droni, usati nella guerra in Ucraina in territorio russo. Lo rivela il ‘Washington Post’, citando fonti di intelligence americane e occidentali, secondo cui funzionari russi e iraniani avrebbero finalizzato l’accordo durante un incontro in Iran all’inizio di novembre. I due Paesi si starebbero muovendo rapidamente per trasferire i progetti e i componenti chiave che potrebbero consentire l’avvio della produzione entro pochi mesi, hanno dichiarato tre fonti a conoscenza della questione.
L’accordo, se attuato in pieno, rafforzerebbe ulteriormente l’alleanza russo-iraniana che ha già fornito un sostegno cruciale alla vacillante campagna militare di Mosca in Ucraina, hanno sottolineato le fonti al quotidiano americano. Acquisendo una propria catena di assemblaggio, Mosca potrebbe aumentare drasticamente il proprio arsenale di sistemi d’arma relativamente poco costosi, ma altamente distruttivi che, nelle ultime settimane, hanno cambiato il carattere del conflitto ucraino.
Per Mosca, l’accordo potrebbe venire incontro alla necessità di munizioni a guida di precisione, che scarseggiano dopo nove mesi di combattimenti, offrendo al contempo vantaggi economici e politici all’Iran. Contro cui nelle settimane scorse, proprio a causa dei droni kamikaze usati dalla Russia contro i civili ucraini, sono state approvate nuove sanzioni. Se i velivoli senza pilota fossero prodotti in territorio russo, Teheran potrebbe pensare di evitare ulteriori misure restrittive, sottolineano i funzionari dell’intelligence.
Il Washington Post scrive che i dettagli dell’accordo Iran-Russia sono stati definiti durante l’incontro di inizio novembre, che ha coinvolto un gruppo di negoziatori russi dell’industria della difesa, andati a Teheran per definire la logistica. Una delegazione separata, guidata dal segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev, si è invece recata a Teheran il 9 novembre per discutere, tra gli altri argomenti, delle sanzioni economiche e di altre “interferenze occidentali” negli affari dei rispettivi governi. Uno dei funzionari informati sull’accordo segreto ha descritto “uno sforzo aggressivo” da parte di entrambi i Paesi per facilitare la produzione di droni di progettazione iraniana in Russia: “Si sta procedendo rapidamente dal processo decisionale all’attuazione. Il processo sta avanzando velocemente ed è molto rapido”.
“Iran e Russia possono mentire al mondo, ma non possono nascondere i fatti: Teheran sta aiutando a uccidere i civili ucraini fornendo armi e assistendo la Russia nelle sue operazioni. È un altro segno di quanto siano isolati sia l’Iran che la Russia – ha commentato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson -. Gli Stati Uniti, con gli alleati e i partner, stanno perseguendo tutti i mezzi per smascherare, scoraggiare e reagire alla fornitura di queste munizioni da parte dell’Iran e l’uso che la Russia ne fa contro il popolo ucraino. Continueremo a fornire all’Ucraina l’assistenza cruciale per la sicurezza di cui ha bisogno per difendersi, compresi i sistemi di difesa aerea”.
La missione iraniana delle Nazioni Unite a New York, in risposta alle domande sull’ accordo di condivisione della tecnologia per i droni, ha rifiutato di affrontare le accuse specifiche. Ma un portavoce ha riconosciuto che l’Iran e la Russia hanno “mantenuto una cooperazione bilaterale in materia di difesa, scienza e ricerca, che precede l’inizio del conflitto ucraino”.
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