Aveva deciso di fare un bagno di mezzanotte con i suoi amici. Tutti insieme si sono tuffati. Ma poi Mattia Veronese, 28enne di Porto Tolle, Rovigo, non è più tornato. Gli amici hanno lanciato l’allarme e dopo una notte di ricerche della Capitaneria di porto di Chioggia (Venezia) e dei Vigili del fuoco, è stato ritrovato 9 ore dopo. Salvo per miracolo, aggrappato a uno scoglio a 5 chilometri dalla spiaggia dove si era tuffato.
Tutto è successo a Porto Tolle. Mattia si era tuffato dalla spiaggia della Barricata con i suoi amici per un felice bagno notturno. Un’onda lo ha travolto e portato a largo. Quando gli amici si sono accorti che non era risalito dal mare, sono stati attimi di panico. Subito hanno allertato i soccorsi. I vigili del fuoco sono intervenuti da Adria (Rovigo) con i sommozzatori di Vicenza e gli specialisti Sapr; le ricerche sono state rese difficili dalle onde molto alte. In supporto la Capitaneria di Porto e un elicottero Sar dell’Aeronautica militare, che ha sorvolato la zona per oltre due ore, dalle ore 5.00 alle 7.00.
Ritrovato stamattina dai #vigilidelfuoco il bagnante scomparso la notte scorsa a porto Tolle (RO). Individuato dagli elicotteristi su una spiaggia dopo essere stato trascinato dalla corrente, in località Gorino di Goro, il 28enne è stato poi trasportato all’ospedale di Chioggia pic.twitter.com/Bz0EKCCcH8
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 7, 2022
Poi alle 10 di domenica mattina la buona notizia: Mattia era aggrappato a degli scogli al largo di Santa Giulia. È stato isolato per quasi nove ore, poi è stato trasportato all’ospedale di Chioggia per accertamenti. A rintracciare il giovane, in località Gorino di Goro, è stato l’elicottero “Drago 149” dei Vigili del fuoco. Sotto choc ma cosciente, il 29enne è stato issato con il verricello a bordo dell’elicottero e trasportato a Chioggia. Era finalmente salvo.
La mamma del 29enne, Loretta Grandi, poco dopo le 13 ha potuto incontrare il figlio in ospedale: “Mi ha detto ‘io ce l’ho fatta, mi sono arrangiato da solo’ – ha raccontato a Repubblica – Ha delle ferite non gravi, è molto stanco, ha bevuto parecchia acqua di mare. Gli ho parlato, mi ha raccontato l’avventura. Ha fatto due passi e si è ritrovato l’onda che l’ha portato al largo. Poi è arrivato sugli scogli e ci è rimasto fino alle sei del mattino, ha provato a camminare ma c’era melma. Vedeva le luci, l’elicottero e il drone ma non riusciva a farsi sentire. Adesso è stanco, ha le flebo, gli hanno fatto tutti gli accertamenti. I medici hanno detto che stanotte lo tengono in osservazione”.
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