Si accende la campagna elettorale
Fabio Calcagni — 20 Settembre 2022
Prima lo scontro a parole, poi le cariche e le manganellate. Momenti di tensione questo pomeriggio a Palermo, dove a margine della manifestazione di Giorgia Meloni nel capoluogo siciliano in vista del voto di domenica 25 settembre vi sono stati scontri tra manifestanti e polizia.
Il tutto è avvenuto mentre la leader di Fratelli d’Italia teneva il suo comizio in piazza Politeama. Qui un gruppo di una cinquantina di contestatori, ‘armati’ solo di cartelli come “Meglio porco che fascista” e “Sul mio corpo decido io”, sono stati bloccati dalla polizia all’angolo fra le vie Principe di Belmonte e Ruggero Settimo.
Come riporta l’edizione palermitana di Repubblica i manifestanti, in gran parte ragazze, sono stati contenuti da tre cordoni, con le forze dell’ordine che li hanno accerchiati impedendo di fatto il deflusso del corteo.
Tensione al comizio di Giorgia Meloni a Palermo: la polizia blocca i contestatori. Incidenti e alcuni manifestanti fermati pic.twitter.com/d9WgCBiT1T
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Tra contestatori e polizia vi è stato prima un momento di ‘confronto’, poi la situazione è degenerata e gli agenti hanno caricato i manifestanti due volte: prima con una manovra di contenimento, poi con un affondo più deciso. In questa occasione, denuncia Repubblica, è stata presa a manganellate anche una sua cronista. Il ‘là’ alle cariche sarebbe arrivato quando un manifestante ha lanciato una bottiglia d’acqua contro la polizia in tenuta antisommossa.
Comizio Giorgia Meloni, incidenti a Palermo, polizia antisommossa blocca contestatori #polizia #giorgiameloni #localteam pic.twitter.com/7NQhiKuO3v
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Al termine dello scontro una persona è stata fermata dalle forze dell’ordine: davanti alla questura di Palermo si è riunito un gruppo di giovani in attesa del rilascio, che potrebbe avvenire a breve.
Nonostante le testimonianze video presenti sui social, la Questura di Palermo in una nota in una nota scrive che “non si sono registrati né momenti di contatto con le Forze dell’ordine né cariche da parte della polizia“, sottolineando invece che un agente della Digos è stato colpito da un manifestante che gli avrebbe sferrato un pugno al volto. “I cordoni delle forze dell’ordine – prosegue la nota – hanno evitato, attraverso i citati dispositivi di sbarramento, che da tale manifestazione potessero derivare potenziali disordini“.
La risposta ‘forte’ delle forze dell’ordine alle contestazioni durante i comizi della Meloni arriva dopo la polemica innescata dalla stessa leader di FdI contro il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Contestata a Caserta nella giornata di domenica, Meloni aveva tirato in ballo la titolare del Viminale: “Debbo capire come funziona la gestione dell’ordine pubblico, perchè se l’ordine pubblico consente a queste persone di entrare e di mettersi ad insultare Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni in mezzo ai sostenitori di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni, il rischio che qualcuno possa ad un certo innervosirsi e che questo possa produrre incidenti, non viene in mente a nessuno?”.
Meloni aveva quindi rivelato di aver telefonato alla Lamorgese “e ho detto: mai lei si rende conto che significa far arrivare dei contestatori che ti insultano, non viene il dubbio che a un certo punto qualcuno possa innervosirsi, che possano esserci dei problemi?”.
Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.
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