Domani ricorreranno esattamente 25 anni dalla scomparsa tragica della Principessa del Galles, Lady D. Sulla sua morte ci sono però ancora dubbi.
La madre dei principi William e Harry e prima moglie di Carlo d’Inghilterra è stata per tutti gli anni Ottanta e Novanta una vera icona di stile e di eleganza, inseguita dai paparazzi fino all’ultimo istante della sua vita.
Diana Spencer, nota anche come Lady D o Principessa del Galles, nacque nell’aristocratica famiglia degli Spencer nel 1961, quartogenita dei visconti Althorp. Nel 1980 incontrò per la seconda volta l’erede al trono inglese, che in seguito alle pressioni da parte della famiglia, benchè ancora innamorato di Camilla Shand, iniziò a corteggiarla, per poi fidanzarsi con lei il 24 febbraio 1981.
Benchè inizialmente tranquillo, dopo pochi mesi il matrimonio celebrato il 29 luglio 1981 cominciò a mostrare delle crepe e i due via via con gli anni apparvero sempre più distanti, nonostante la nascita di due figli. Diana e Carlo divorziarono ufficialmente nel 1996, e il 31 agosto dell’anno successivo, poco più di un mese dopo aver partecipato alle esequie dell’amico Gianni Versace, la Principessa morì per un incidente stradale sotto il tunnel dell’Alma.
Lady D, cosa non torna nella sua tragica scomparsa del 1997
Domani, in occasione del venticinquennale della sua morte, Crime+Investigation manderà in onda il documentario Diana, l’ultima verità, sugli ultimi giorni di vita della Principessa del Popolo, come la definì Tony Blair per omaggiiarne la figura nei giorni subito successivi alla sua tragica scomparsa.
Saranno molte le persone intervistate nel corso del documentario, tra queste anchr un uomo alla quale Diana avrebbe confidato di essere sicura che “Mi uccideranno, in un incidente in elicottero, in auto, in barca”. Parole inquietanti, alla luce dei fatti successivi.
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Pare inoltre che Lady D a seguito dell’incidente abbia avuto una lesione che poi le è stata fatale ma che non è stata individuata dai medici, che avrebbero quindi potuto salvarla. interrogativi che attanagliano ancora milioni di persone.
