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Propaganda alimentare a Milano, per una nuova cultura commestibile a Lambrate – Puntarella Rossa

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Propaganda alimentare a Milano manifesto

Propaganda alimentare a Milano, per una nuova cultura commestibile a Lambrate. L’impatto è un grande, e bellissimo, collage, che ti accoglie appena entrati a sinistra. C’è una donna con bandiera rossa con la scritta “Propaganda alimentare“, claim e nome del locale.

Affiancati, altri manifesti strappati con brandelli di frasi: “Ideologia mangiabile“, “Uscite dal supermercato“,”Essicca conserva stagiona“, “Sfiliamoci dalla  filiera“, “Per una nuova cultura commestibile“.

Il colpo d’occhio non può che rimandare al famoso manifesto di propaganda sovietica del costruttivista Aleksandr Rodčenko. La donna, in quel caso, era Lily Brik, compagna di Majakowsky e urlava “libri”!

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Eccoci, dunque, in un locale dal forte impatto visivo. La filosofia viene spiegata anche fuori in un “Comunicato di propaganda alimentare per la liberazione del gusto“. E’ un gioco, naturalmente, ma come tutti i giochi piuttosto serio. E lo si vede anche nella traduzione dei concetti e dell’ideologia nella sovrastruttura architettonica e nella sostanza alimentare.

propaganda alimentare milano bancone

Il locale è una stanza ampia a ferro di cavallo che vede al centro un lungo bancone in mattonelle bianche tipo cucina. Di fronte, una decina di tavoli, tra i quali anche uno lungo, sociale, come si suol dire. A parte il manifesto costruttivista, l’arredamento è volutamente sobrio, se non proprio brutalista. Un po’ berlinese vecchio stile, viene da dire.

L’atmosfera è piacevole, perfettamente in linea con la zona nella quale è arrivato Propaganda alimentare, una Lambrate che comincia a uscire dall’anonimato e a crescere anche per qualità e gusto, lontano dalle roccaforti del cibo, più vocate a lusso e movida.

A mettere in piedi Propaganda alimentare, aperto da un mesetto (qui tutte le nuove aperture a Milano), è stato Sergio Benedusi, un giovanotto dalla barba hipster e orecchino, di Cusano Milanino. Benedusi ha già all’attivo un’osteria toscana a Paderno Dugnano (osteria Montescudaio) e un’esperienza anche da cuoco. Ora ha aperto questo posto, dove può esprimersi al meglio e gestire la sala, con competenza e gentilezza.

propaganda alimentare milano menu prezzi

Il menu non delude affatto, anzi. Come nelle migliori osterie moderne, qui si sperimenta con la materia prima e si trova un giusto equilibrio con i prezzi. Nel menu, un foglio unico, è abolita la distinzione tra antipasti, primi e secondi. Ci sono le “cosette“, che possiamo considerare antipasti, come la giardiniera fatta in casa /5 euro), il salame nero di maiale brado (5), una selezione di formaggi di latte crudo (15),  e i grissini al grano arso (3 euro).

Poi partono i piatti, che partono da 6 euro e arrivano a 18 e che sono a prevalenza vegetariana (ma non solo): c’è la frolla salata (6), la treccia sfogliata con cicorie e mandorle (10), il dim sum , la farinata toscana di cavolo nero (12), la barbabietola arrosto (12), il capriolo in dolceforte e polenta (18), la cruda di cervo (18). E poi piatti del giorno, che cambiano.

propaganda alimentare milano chili

Oggi abbiamo trovato un ottimo chili di carne di cinghiale con sopra una bistecca di cavolfiore.

L’idea è quella di trattare tutte le parti degli animali e farne delle conserve, come se fosse una sorta di agriturismo urbano.

propaganda alimentare milano vini

Anche la carta dei vini partecipa della stessa filosofia del locale e del cibo, ovvero una carta agile e ben centrata, con scelte non banali e artigianali, anche al bicchiere. Per dire, al calice ci propongono un Cerasuolo Santa Tresa, il sudafricano di Stellenbosch Reyneke e il cabernet Perrucchers della Loira.

Il locale è già ben avviato, anche se siamo all’inizio e non mancano le difficoltà burocratica. C’è una sala di sotto, per esempio, in attesa di autorizzazione, e c’è un insegna fuori che recita ancora Guv – Gusto arte vino, l’insegna della precedente enoteca.

Propaganda alimentare a Milano non è solo marketing, non è solo una bella idea, non è solo moda, è un gran bel locale, gestito con intelligenza, perfettamente inserito nel contesto del quartiere, ottimo per una cena completa in compagnia ma anche per uno spuntino in solitaria al bancone. Per riportare “l’alimentazione al potere”, per citare qualche altro articolo di fede politica. Come il punto 3: “Tremate, tremate, le verdure son tornate“. O il 4 “Compagni dai campi e dalle cantine, liberate i vini oppressi dai grandi marchi“. O, infine: “Siamo realisti: mangiamo l’impossibile“.

Propaganda alimentare a Milano, via Accademia 56, Da martedì a sabato 18—24. Chiuso domenica e lunedì

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