Non tutti sanno che alcune piante che abbiamo in casa o in giardino possono essere tossiche e davvero pericolose, se si prova o a toccarle oppure a ingerirle, addirittura la semplice inalazione del profumo può risultare letale.
Quando ci occupiamo delle nostre piante bisogna sempre indossare guanti e protezioni, per evitare il contatto diretto. Le sostanze che sono dannose alla nostra salute sono gli alcaloidi, ma anche glucosidi, resine, oli volatili e inoltre acido tannico, acido ossalico, tossialbumine, selenio. Tutte sostanze che creano grandi problemi d’intossicazione.
Ovviamente da chiarire è che la tossicità di una specie vegetale è estremamente variabile, dipende dall’età della pianta, dalla natura del terreno, dalle condizioni climatiche, ma anche dalle nostre condizioni di salute.
La lista
Anemone: L’eventuale ingestione della pianta può causare infiammazione dell’apparato digerente e reni, crampi, stato d’incoscienza, morte per insufficienza respiratoria. Agave: per contatto possono provocare eritema, prurito e vescicole. Agrifoglio: Per ingestione può portare a nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e disidratazione. Ciclamino: Per ingestione può provocare nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, disidratazione, emolisi dei globuli rossi e paralisi dei centri respiratori. Dieffenbachia: Per contatto può provocare edema delle mucose della bocca e della gola e disfagia. Edera: la parte nociva sono le bacche, ma anche tutte le parti della pianta. Elleboro (Rosa di Natale): per contatto, ulcere cutanee, per ingestione: scialorrea, nausea, vomito, diarrea, aritmia, convulsioni, collasso. Filodendro: può causare eritemi o prurito diffuso se toccata.
Ginestra: Per ingestione può provocare vomito, diarrea, dispnea o insufficienza respiratoria. Lauroceraso: Per ingestione può provocare odore di mandorle amare nell’alito, vomito, convulsioni, perdita di coscienza, dispnea, paralisi respiratoria. Mughetto: Per ingestione può portare a nausea, vomito, diarrea, collasso cardiocircolatorio. Narciso: per ingestione, può provocare irritazione della mucosa gastrica, nausea, vomito, dolori addominali, bradicardia o ipotensione. Oleandro: per contatto possono provocare eritema, prurito e per ingestione: vomito, diarrea, aritmia, ipotensione, disidratazione, midriasi, aritmia, arresto cardiaco. Peonia: Per ingestione: nausea, vomito, dolori addominali. In donne gravide aborto. Primula: Per contatto: eritema, prurito, eruzioni orticarioidi, infiammazioni congiuntivali, flittene e febbre. Ranuncolo: per contatto: eritema, prurito, eruzioni orticarioidi, flittene, congiuntivite, per ingestione: irritazione ella mucosa orale, vomito, crampi, vertigini, insufficienza respiratoria
Racino: Per ingestione dolori addominali, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, cianosi, shock, insufficienza respiratoria. Rododendro: Per contatto: bruciore della mucosa orale, prurito. Per ingestione: scialorrea, nausea, vomito, sudorazione algida, difficoltà di parola, bradicardia, insufficienza respiratoria, coma. Stella di Natale: Per contatto: eritema, prurito, bruciore congiuntivale, della mucosa orale e faringea. Per ingestione: nausea, vomito, diarrea, perdita di coscienza. Thuja: L’intera pianta può essere nociva. Per ingestione: fenomeni irritativi gastrointestinali. Tulipano: Per contatto: eritema, prurito, bruciore alla mucosa buccale, edema della glottide. Per ingestione: complicanze epatorenali, depressione cardio-respiratoria