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Monete, la lira “Aratrice” vale un botto: caccia al pezzo facoltoso del passato

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 Monete del conio passato di grande valore, alcune quanto un’auto. Sotto alla ricerca del pezzo nei vecchi salvadanai.

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monete (pixaby)

Ormai è diventata una vera e propria passione. Collezionare monete non è solo un must degli esperti ma anche della gente comune. Sono nati molti amatoriali che si disperdono come segugi alla ricerca del pezzo d’autore. Di solito non si guarda più a quella antica ma uno sguardo è rivolto anche a quelle moderne.

Quindi il nuovo sistema monetario composto dall’Euro può essere indice di un pezzo dal valore inestimabile. Perché una moneta diventi unica nel suo genere c’è bisogno di alcune considerazioni dettate dagli esperti. Innanzitutto deve essere tenuta in perfetto stato di conservazione.

Non deve presentare segni di graffiatura o mancanza di pezzi. Un altro dettaglio che fa sì che la moneta sia pregiata è il fatto che deve appartenere ad una solennità. Può essere che porti la dicitura di un personaggio famoso oppure che sia datato per testimoniare un evento.

Monete del passato oggetto della Numismatica inestimabile. La Lira al primo posto

Fanno parte della numismatica d’eccezione anche quelle che recano un effige particolare o che sono state emesse in un numero illimitato. Online sono stati aperti dei siti che vanno incontro ai comuni amanti seriali per attestare la qualità del conio il loro possesso.

Basta scattare delle foto nitida e nel giro di poco tempo si avrà una valutazione gratuita dagli esperti. Oggi l’interesse verte su una particolare 10 lire che può far guadagnare un ottimo compenso. Quella di interesse è stata coniata nel 1912 quindi agli inizi del secolo scorso e viene detta Lira Aratrice.

È proprio quella classica che ha su una faccia la tipica doppia spiga. Durante il suo impiego aveva perso di valore perché ormai i centesimi non venivano più usati nel commercio. Chi la possiede, oggi,  se l’ha tenuta ben conservata può raggiungere al suo conto corrente ben €9000.

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Di sicuro si sarà accesa una lampadina nella nostra mente. Meglio correre a dare un’occhiata dove l’abbiamo vista in casa l’ultima volta. Se possediamo una soffitta o qualche vecchio salvadanaio dei nonni, le probabilità aumentano. Buona ricerca.

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